
Scoprite con noi cosa vedere nel borgo di Pergola, tra le sue innumerevoli chiese ed i suoi importanti Bronzi Dorati.
Pergola è uno splendido borgo marchigiano, incastonato tra la Valle del Cesano ed il mar Adriatico. E’ ricca di chiese a tal punto da essere soprannominata “Pergoletta Santa”. In questo splendido borgo è possibile ammirare un gruppo bronzeo di origini romana unico al mondo, i Bronzi Dorati. Inoltre per gli amanti del tartufo troveranno in Pergola il loro borgo ideale. Pergola è anche rinomata per la Visciola, la ciliegia selvatica che viene poi lavorata dando origine al vino Visciolato, che spesso viene accostato al cioccolato.
La nostra visita a Pergola inizia da un piccolo gioiellino poco conosciuto, l’Oratorio dell’ascensione al Palazzolo. Questo edificio fu edificato verso la metà del XV secolo ed all’interno si trovano meravigliosi affreschi di Lorenzo d’Alessandro da San Severino Marche. Sull’intonaco sono presenti anche delle iscrizioni che i devoti hanno lasciato fin dal Cinquecento, con date, nomi e preghiere. Questo oratorio è attualmente un bene di proprietà del FAI, il fondo ambiente italiano.

Il museo dei Bronzi Dorati
Passiamo da uno dei luoghi meno conosciuti di Pergola, a quello più conosciuto, il Museo dei Bronzi Dorati. Il Museo ci presenta subito il meraviglioso polittico di San Giacomo e Sant’Agostino Vescovo, la cui vicenda fu abbastanza travagliata, in quanto ci fu una contesa tra Milano e Pergola. Pensate che il polittico veniva diviso in parti, per essere messo in mostra sia a Milano, sia a Pergola. Nel 2002 ci fu un decreto nel quale il polittico venne affidato definitivamente a Pergola. Il museo offre poi la sezione dedicata alle mostre temporanee ed alla pinacoteca con dipinti, opere e sculture provenienti dal territorio di Pergola. Tra le sculture, molto interessante quella di Sant’Antonio Abate che viene raffigurato proprio con la fiamma, in quanto Sant’Antonio veniva invocato proprio per la guarigione di questo virus. Particolare la statua di San Rocco, attribuita a Nero Alberti da San Sepolcro, che realizzava statue che erano una sorta di manichini lignei nudi, che venivano poi coperti con stoffe.

Subito dopo incontriamo il tesoro più prezioso di Pergola, i Bronzi Dorati. Nel 1946 vennero rinvenuti nel sottosuolo, centinaia di frammenti di bronzo dorato per un totale di 9 quintali di peso. Di questa scoperta fu subito avvisato il canonico del tempo Giovanni Vernarecci, ispettore onorario della sovraintendenza. La sovraintendenza di Ancona attivò quindi un’opera di pulizia e di restauro degli stessi. Una volta puliti, i reperti dovevano essere ricomposti. Pensate che un solo reperto è composto da ben 195 pezzi. Per ottenere una statua di bronzo è necessario lavorare l’argilla, passare successivamente alla fusione della cera fino ad ottenere il pezzo finale di bronzo. Un lavoro quindi molto lungo e certosino.

Delle opere ritrovate a Pergola, non vi è ancora certezza su chi fossero i personaggi che l’artista ha voluto rappresentare. Uno dei due cavalieri è un uomo di maturo, con un portamento fiero e con abiti militari. Il braccio sinistra presente un evidente colpo di arma da fuoco. Del secondo cavaliere invece si sono trovati solo pochi frammenti. I cavalli invece sono rappresentati entrambi con le zampe anteriori alzate. Le teste sono adornate con delle falere che rappresentano quattro divinità, quelle laterali rappresentano Minerva, Giunone, Marte e Mercurio. Sulla fronte dei cavalli invece si trovano le falere di Giove e Venere. Al centro del muso viene rappresentato Marte.

Accanto ai cavalli sono rappresentate due figure femminili, una quasi completa, una di cui si è conservata solo la metà inferiore. Una delle figure rappresenta una matrona matura, una donna austera, avvolta in un lungo mantello. La donna porta un anello che la identifica come membro dell’aristocrazia romana. Molto importante però è l’acconciatura della donna, capelli raccolti dietro la nuca, con una ciocca davanti alle orecchie, caratteristica della metà del primo secolo a.c. E’ proprio grazie a questo dettaglio che si può intuire l’epoca in cui vivevano i personaggi rappresentati. Alcune ipotesi pensano che questi personaggi appartenessero alla famiglia di Tiberio, della dinastia Giulio-Claudia, altri invece pensano che provenissero dalla famiglia dei Domizi Enobarbi, ma comunque rimangono solo delle tesi senza certezza alcuna. Il museo continua con diverse opere interessanti, custodite nella pinacoteca, tra cui uno splendido ritratto di San Carlo Borromeo e l’adorazione dei Magi di Ercole Ramazzani. Stupenda anche la Madonna in trono con bambino tra San Francesco e Sant’Ubaldo, commissionata proprio per la nascita di Ubaldo della Rovere. Molto interessante anche la sala delle monete e la sala con i mosaici.

Per tutte le info sugli orari di apertura del museo e sul costo dei biglietti vi rimandiamo al sito ufficiale Museo Bronzi Dorati. Una volta lasciato il museo, andiamo a visitare una splendida chiesa in stile barocco, la Chiesa dei Re Magi. All’interno si trova una meravigliosa tela di Aurelio Lomi, la tela “Adorazione dei Magi”. Caratteristica di questa chiesa è la presenza di otto statue di gesso, che rappresentano profeti e sibille. Stupenda anche la Chiesa di Santa Maria di Piazza, in stile romanico-gotico. Ci spostiamo poi nel meraviglioso teatro cittadino, il teatro Angel Dal Foco. Questo teatro è nato nel 1700 circa in quello che era l’ex magazzino del Monte di Pietà. La pianta non è la solita a ferro di cavallo, ma è a forma di ferro di mulo. E’ composta da tre ordini di palchi e due loggioni a balconata aperta. Attualmente il teatro è utilizzato per rappresentazioni teatrale ed opere concertistiche minori.

Come arrivare a Pergola
In auto: Pergola si trova a circa 36 km dal casello autostradale di Marotta, autostrada A14. Si raggiunge poi facilmente tramite le SS seguendo le indicazioni per Pergola.
In aereo: l'aeroporto di Ancona-Falconara Marittima dista circa 70 km da Pergola. Una volta atterrati il mezzo migliore per raggiungere Pergola è l’automobile, percorrendo la A14 fino all’uscita Marotta/Mondolfo e poi seguendo la strada provinciale 24 verso Pergola.
In treno: a Pergola si trova una stazione ferroviaria, collegata prevalentemente con la città di Fabriano.
