
In provincia di Bergamo si trova il villaggio operaio di Crespi d’Adda, realizzato a fine ottocento ed ora facente parte del patrimonio mondiale UNESCO.
La storia di Crespi d’Adda
Avevamo voglia di fare un tuffo nel passato e quindi abbiamo subito pensato a Crespi d’Adda, uno dei villaggi operai meglio conservati in Europa. Questo villaggio operaio venne realizzato a fine Ottocento per volere di Cristoforo Benigno Crespi. Il Crespi iniziò aprendo uno stabilimento tessile, che poi si ingrandì ed iniziarono così a sorgere le prime case operaie. Nel 1889 la direzione dello stabilimento passò a Silvio, il figlio di Cristoforo che installò nuovi macchinari e fece costruire altri servizi necessari alla vita della comunità come la scuola, la chiesa, i bagni pubblici, il teatro e il cimitero. Pensate che a Crespi d’Adda potevano abitare solo coloro che lavoravano nella fabbrica, quindi capite che la vita degli operai era strettamente correlata a quella della fabbrica.

Con il passare del tempo e con il cambiamento dell’economia i Crespi si trovarono con l’acqua alla gola e nel 1929 dovettero abbandonare il loro ruolo di padroni del villaggio. Il villaggio passò quindi nelle mani di STI (Stabilimenti tessili Italiani) con a capo Bruno Canto. Lo stabilimento rimane comunque operativo fino al 2003. Nel 2013 viene acquistato da Antonio Percassi, che decide di fondare il proprio quartier generale proprio qui.

Crespi d’Adda oggi
Oggi l’aspetto urbanistico di Crespi d’Adda è rimasto pressoché invariato. Sulla via principale si sviluppa la fabbrica, con uno splendido cancello in ferro battuto come entrata. L’entrata è dominata dalla ciminiera alta 50 mt con alla base l’orologio che scandiva le giornate lavorative. Accanto alla fabbrica si trova la villa padronale della famiglia Crespi. Creata a forma di castello neomedievale, spicca per la torre, simbolo di potere dei Crespi. Lunghe le strade parallele alla fabbrica si trovano le case degli operai, ognuna con orto e giardino. Dietro di esse si trova la scuola, la chiesa, il lavatoio e delle sale attrezzate per attività culturali, sportive, educative e assistenziali. La chiesa è la copia della Chiesa rinascimentale di S.Maria di Busto Arsizio, paese d'origine della famiglia Crespi. Attualmente anche questa chiesa è nella lista del patrimonio UNESCO. Più in alto delle case operaie, sono invece ubicate la casa del medico e del parroco.

Dalla parte opposta, vicino all’ingresso della fabbrica si trova un piccolo ospedale, per velocizzare gli interventi in caso di infortunio. Vicino all’ospedale si trovano i bagni pubblici, con doccia e piscina, che gli abitanti di Crespi usavano per lavarsi. In casa non era presente doccia o vasca, ma sono una latrina e un lavatoio esterno. Spostandosi verso la fine del paese si trovano le ville dei dirigenti e le case dei caporeparto. Altro luogo importante per gli abitanti è il cimitero, che si trova al termine della via principale. All’interno si trova la cappella della famiglia Crespi, una sorta di piramide a gradoni.

Avanguardia
Il villaggio di Crespi oltre ad essere all’avanguardia per le infrastrutture ed i servizi, introdusse alcune innovazioni tecnologiche mai viste prima. Il villaggio di Crespi fu il primo ad avere l’illuminazione pubblica con il sistema Edison (utilizzato per illuminare le case dei dirigenti). Tutto il necessario per i bambini a scuola (cancelleria, libri e vestiti) era fornito dalla fabbrica. Silvio Crespi fu il primo ad iniziare la costruzione dell’autostrada e dell’autodromo di Monza. La piscina che gli abitanti usavano per lavarsi era riscaldata (cosa molto rara per l’epoca). I Crespi furono i primi ad avere una linea telefonica privata, che collegava il loro castello con la residenza di Milano (per questo il prefisso di Crespi d’Adda non è come quello della provincia di Bergamo, ma bensì come quello di Milano).

Come arrivare a Crespi d’Adda
In auto: percorrere l’autostrada A4 Milano-Venezia e uscire al casello di Capriate San Gervasio. Seguire poi le indicazioni per Crespi d’Adda. NB. Da Aprile a Settembre, Crespi d’Adda è chiuso al traffico nei giorni festivi dalle 13:00 alle 19:00, quindi parcheggiate l’auto al cimitero di Capriate san Gervasio e poi raggiungete a piedi il paese (una camminata breve di circa cinque minuti)
In autobus: da Bergamo prendere autobus TBSO direzione Trezzo d’Adda e scendere alla fermata Crespi d’Adda.

Commenti
Ninfa Fariello
E' un posto fiabesco,fuori dal mondo.Mi ha colpito per la bellezza. Mi offre una sensazione di serenità.
Piace molto anche noi, il posto giusto per una domenica fuori porta
Silvia
Meraviglioso, è una delle mete che vorrei visitare anche se mi mette tristezza vederlo disabitato.
Le case di Crespi sono abitate, ci sarebbe da sistemare lo stabilimento ma ti assicuro che il posto è bellissimo 😁