Tokyo : da Asakusa all' isola di Odaiba

Itinerario di Tokyo

Tokyo : da Asakusa all' isola di Odaiba

Secondo giorno a Tokyo, dai templi di Asakusa all’isola artificiale di Odaiba.

Il nostro secondo giorno a Tokyo, comincia con l’avventura nella metro di Shinjuku. Alle ore 08.30 entriamo nella stazione di Shinjuku per prendere la metro verde (Shinjuku Line) fino a Bakuroyoyama, dove cambiamo con la metro rosa (Asakusa Line) fino Asakusa. Prendere la metro a quest’ora al mattino è una vera e propria guerra, gente ovunque e vagoni pieni zeppi. Nonostante tutta la folla, i Giapponesi sono molto educati e rispettosi del prossimo, non spingono, non tentano di passare avanti, anzi, rispettano sempre la fila ed aspettano il loro turno senza lamentarsi. Riusciamo a salire sulla metro, e il silenzio regna sovrano, anche se siamo schiacciati come sardine.


jr tokyo

Asakusa

Tempio Sensoji

Arriviamo ad Asakusa in circa mezz’ora ed attenderci c’è il portale del Kaminarimon, con una lanterna rossa e scritte nere, che precede il tempio Sensoji. Questo tempio è uno dei più importanti e più antichi di Tokyo. Risale al 628 ed è dedicato alla divinità Kannon. Alcuni edifici però furono distrutti dalla seconda guerra mondiale, quindi quelli che vediamo oggi sono una ricostruzione. Prima di entrare ricordatevi di effettuare il rito di purificazione / saluto. Recatevi alla fonte, prendete il mestolo in bambù e fate scorrere acqua sulla mano sinistra, poi sulla mano destra, e alla fine sciacquatevi le labbra. Dirigetevi poi verso l’altare di Kannon, lanciate una monetina nella cassettina e tirare la corda per far suonare la campana. Inchinatevi due volte, battete le mani due volte e dite la vostra preghiera in silenzio.


Tempio Sensoji

Dopo aver fatto ciò, se volete sapere come sarà il vostro futuro prendete un Omikuji. L’Omikuji è un foglietto di carta con stampato il vostro destino. Si deve agitare un contenitore fino a quando uscirò un bastoncino con il numero corrispondente al foglietto di carta. Non vi resta che cercare il vostro numero e vedere cosa il futuro ha in serbo per voi. Ci sono cinque livelli di fortuna che vi possono capitare, ovvero grande fortuna (大吉 daikichi), buona fortuna (吉 kichi), media fortuna (中吉 chūkichi), piccola fortuna (小吉 shōkichi) e sfortuna (凶 kyō). A seconda del risultato, potete decidere se portare con voi il bigliettino, sperando che ciò che è scritto si avveri, oppure legare il fogliettino ad appositi pali, e lasciare lì con esso anche la sfortuna che aveva predetto.


Omikuji

Nakamise Dori

Proseguiamo lunga Nakamise Dori, vietta piena di bancarelle in cui acquistare souvenir. Si trova di tutto, magliette, abiti, borse e bambole Kokeshi. Le bambole Kokeshi sono bambole di legno tradizionali giapponesi. Sono sempre realizzate artigianalmente, e sono ritenute di buon auspicio e contro la cattiva sorte. Acquistiamo le bambole Kokeschi e poi facciamo uno spuntino ad una bancarella mangiando melonpan, un panino dolce aromatizzato al melone. Attraversiamo il portale del Kaminarimon e di fronte troviamo il tourism information center. Vi consigliamo di salire fino all’ottavo piano dell’ufficio del turismo, dove troviamo la terrazza panoramica con una splendida vista su Nakamise Dori e il Sensojii Temple. A circa due chilometri a piedi si trova la Sky Tree, altra 634 metri, diventata ormai il simbolo di Tokyo. Esistono due tipi di biglietti che vi porteranno rispettivamente a 350 metri di altezza oppure proseguire fino a 450 metri.


Nakamise Dori

Odaiba

Ci spostiamo poi verso il molo dove si trova la sede della birra Asashi, famosa per il suo edificio color oro. Accanto a questo edificio, se ne trova una più basso di colore nero, con all’apice una fiamma d’orata. Al molo di fronte ci imbarchiamo sul traghetto Hotaluna che ci porterà sull’isola di Odaiba.

 

Il Gundam gigante

Dopo circa un’oretta di tragitto arriviamo sull’isola artificiale di Odaiba. Appena scesi vediamo una replica della Statua della Libertà, costruita nel 2000. Un breve ponte ci porta al centro commerciale Diver City, dove si trova il famoso Gundam gigante. Il Gundam è alto circa 20 metri e ad orari prestabili il Gundam prende vita con un gioco di luci e di trasformazioni.


Gundam gigante

Unko museum (museo della cacca)

Dopo aver visto la trasformazione del Gundam (dura circa un minuto) entriamo a Diver City, per dirigerci al Unko museum, ciòè il museo della cacca. Appena entrati al museo vi faranno sedere su water finti e da lì uscirà la vostra cacca colorata che vi accompagnerà durante il vostro tour al museo. All’interno del museo ci sono vari giochi interattivi con cui divertirsi, vari spazi per farsi selfie e anche uno spazio dedicato all’arte, in cui designare una cacca “artistica”. Usciamo dal museo e ci dirigiamo verso Palette town, dove si trova la coloratissima ruota panoramica. Entriamo al Venus Fort, un centro commerciale dove hanno riprodotto le strade europee. Passeggiando per il centro commerciale vi sembrerà di essere a Roma, con tanto di cielo azzurro.


Unko museum

TeamLab Borderless

A pochi metri dal Venus Fort si trova il primo museo di arte digitale al mondo, il TeamLab Borderless. Questo museo è difficile da spiegare a parole, perché non è formato da immagini fisse, ma in continuo movimento, le immagini cambiano da un minuto all’altro. Per questo museo vengono utilizzati 520 computer e 470 proiettori, che danno vita a immagini, filmati e anche pareti in movimento. Il museo è suddiviso in diverse aree, Borderless Lab, che incontrate appena entrati, da qui potete dirigervi verso le atre aree del museo, tramite corridoi bui e porte nascoste. L’Athletic Forest invece ha un pavimento tridimensionale, con splendidi effetti ottici. Vicino al Athletic Forest si trova la stanza Future Park, uno spazio riservato ai bambini. Da non perdere la stanza Forest Lamp, con migliaia di lampade che cambiano colori e intensità della luce. Unica nel suo genere anche la The House, con giochi di luci proiettati anche nella vostra tazzina da the.

Per tornare al nostro hotel di Shinjuku abbiamo deciso di prendere la monorotaia Yurikamome. La monorotaia attraverso il meraviglioso Rainbow Bridge, con la Sky Tower sullo sfondo. Lasciamo la monorotaia alla stazione di Shiodome e ne approfittiamo per fotografare i vari grattacieli di questo quartiere. Noterete sicuramente anche l’orologio dello Studio Ghibli, alto 10 metri e largo 18 metri. Per costruire questo orologio ci sono voluti ben sei anni. Ad orari prestabiliti l’orologio inizia ad animarsi con suoni e colori.


TeamLab Borderless

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