Quattro giorni a New York - un piccolo assaggio della grande mela

Itinerario di New York City

Quattro giorni a New York - un piccolo assaggio della grande mela

Un anno di preparativi ed ecco che arriva il fatidico giorno della partenza. Questo viaggio è stato organizzato nei minimi particolari, per ogni giornata, con le informazioni, i consigli e le esperienze degli altri viaggiatori che sono state indispensabili. Poi, come spesso accade, gli eventi modificano ogni programma più rigoroso. But anything goes!

GIORNO 1

L’arrivo – Lo Skyline di Manhattan It’s a Kind of Magic

Volo Air Italy Malpensa-JFK. Davvero un ottimo prezzo per un servizio, tutto sommato, discreto. Ho deciso di prenotare il transfer privato dall’aeroporto all’hotel perché quest'ultimo di trova in New Jersey. Abbiamo un valigione enorme e sono certa che non avremmo avuto voglia di prendere 4 mezzi per arrivare. All’arrivo ci mettiamo in coda per il controllo doganale che è stato abbastanza breve (ci avevano terrorizzato per le ore di attesa…) e in poco più di un’ora siamo fuori dal Terminal 1. Siamo frastornati, l’emozione di essere dall’altra parte dell’Atlantico è fortissima, ma cerchiamo di stare calmi e trovare il telefono che si trova presso i desk di informazioni turistiche per chiamare gratuitamente il nostro pick-up service. Chiamo, fornisco il numero di voucher prepagato e in pochi minuti arriva l’auto che ci carica e ci conduce verso la nostra destinazione. E’ tardo pomeriggio, ma a settembre non è ancora buio. Ci immettiamo nel traffico verso il ponte di Verrazzano e alla nostra destra l’autista ci indica lo skyline più famoso al mondo: Manhattan! Non sappiamo più da che parte guardare. L’eccitazione è al massimo.

In un’ora e mezza arriviamo al nostro hotel nel quartiere indiano di Jersey City, davvero molto etnico! Facciamo il check-in, lasciamo i bagagli e chiamiamo un Uber che in 15 minuti ci porta a Hamilton Park a Weehawken. La vista di Manhattan da questo punto di osservazione è impressionante, siamo dall’altra parte dell’Hudson River, è buio ma le luci dei grattacieli sono accecanti. Quello che ci appare davanti somiglia ad un immenso poster. Che spettacolo, magia pura! Chiamiamo Uber e rientriamo in hotel dopo aver cenato, pronti per il nostro primo risveglio americano.


hamilton park

GIORNO 2

Uptown e Midtown: Harlem Gospel, Central Park, Top of the Rock e Times Square

Il fuso ci fa svegliare alle 6, così con tutta calma ci prepariamo ad uscire. Oggi è domenica e abbiamo programmato di assistere ad una messa gospel ad Harlem. Da Jersey City prendiamo il Path, la rete ferroviaria del New Jersey, che arriva comodamente fino a Manhattan e in 20/25 minuti dove puoi utilizzare la MetroCard ricaricabile per viaggiare col metodo pay per ride al costo di 2,75$ a corsa. In meno di mezz'ora siamo alla 33th Street, poi prendiamo la Subway a Penn Station in direzione Harlem. La chiesa che ho scelto per assistere alla funzione è la Mount Olivet Baptist Church, una chiesa meno turistica di quelle indicate sulle guide.  Arrivati alla 116th scendiamo e ci dirigiamo verso Malcolm X Blvd., dove si erge questo edificio in stile classico che è un’ex sinagoga. La funzione inizia alle 11 e noi siamo in ritardo.Da fuori si sentono già i canti, ma troviamo la porta chiusa. Il “sagrestano” ci dice di attendere qualche minuto, infatti la porta si apre e compare una signora in abito bianco che sembra una crocerossina. Ci invita ad entrare con un Welcome! chiedendo se siamo turisti e da dove veniamo. L’interno è come l’abbiamo sempre immaginato, con la gente vestita a festa, signore con cappellini eleganti, i reverendi e le reverende con la classica tunica e, a lato, una vera e propria orchestra. I sermoni sono lunghi ma intervallati dai classici canti gospel coinvolgenti ai quali non puoi non partecipare alzandoti in piedi e battendo le mani. Purtroppo niente video e foto all’interno… Dopo un paio d’ore decidiamo di uscire a funzione ancora in corso.

 

central park
 

Pranzo veloce ad un Popeyes (pollo della Louisiana) e ci dirigiamo a piedi verso l’ingresso nord di Central Park. Abbiamo previsto di affittare le City Bike per attraversare Central Park ed utilizzarle anche per raggiungere altre tappe. Ho trovato interessante la formula del noleggio a 12$ per 24h anche se ogni 30 minuti bisogna fare cambio bici presso una delle 800 stazioni disponibili. Sarebbe stata un’ottima idea se avessimo saputo che Central Park non è in piano (sigh!) e non ci fossero stati 30 gradi. Scaduti i primi 30 minuti abbiamo deciso di proseguire in Central Park a piedi, così siamo riusciti a percorrerlo tutto fino a Columbus Circle solo sul lato sinistro.

Costeggiando i vari laghi, ci siamo fermati a Strawberry Fields dove c’è il John Lennon Memorial con la scritta Imagine, alla Bethesda Terrace and Fountain (quasi ogni film ambientato a New York ha una scena girata qui), al Belvedere Castle e al Carousel. Questo enorme polmone verde al centro di Manhattan offre una miriade di opportunità di svago e spettacoli all’aperto. Lasciamo il parco e riprendiamo le City Bike per percorrere la 5th Avenue fino alla cattedrale di San Patrizio, brevissima sosta per ammirae anche l’interno, poi di corsa verso la Grand Central prima che scadano i 30 minuti per il fermo bici. L’atrio principale della Grand Central è molto bello, il soffitto verde con la mappa stellare e l’orologio dorato a quattro facce al centro della biglietteria sono notevoli. Anche qui hanno girato numerose scene di film famosi.

 

Usciamo per dirigerci, ancora con le City Bike, al Rockefeller Center dove abbiamo la prenotazione alle 18.00 per la salita al Top of the Rock, l’osservatorio in cima al grattacielo del Rockefeller Center, compresa nel City Pass C3 (3 attrazioni a 78$ molto conveniente!). Incrociare o percorrere le Avenue di Manhattan come la Madison o la Lexington ci ricordano gli inseguimenti nei film polizieschi.Lasciamo le bici ed entriamo nella Rockefeller Plaza; in inverno qui viene allestito il famosissimo albero di Natale e la pista di pattinaggio, mentre ora c’è un caffè all’aperto e una bellissima fontana con la statua di Prometeo. E’ il nostro turno di ingresso al Top of the Rock e fortunatamente c’è pochissima coda. Si accede agli ascensori che in 38 secondi ti fanno letteralmente schizzare al 67° piano. WOW! La cattedrale di San Patrizio appena visitata sembra un mattoncino della Lego e solo da qui puoi vedere quanto è vasto Central Park! Usciamo dall’ascensore barcollando e per riprenderci ci stendiamo sui bordi della grande fontana rettangolare tra la 6th e la 50th, mentre intorno a noi si innalzano altri edifici che ospitano il suggestivo Radio City Music Hall e gli studi della NBC.

 

City of blinding lights, cantano gli U2. Cala la sera e le luci si fanno più vivide . Pochi minuti a piedi e siamo in Times Square; ci inoltriamo nel brulichio di persone che popolano questo luogo che non è una piazza ma un crocevia. Saliamo sulla scalinata rossa e rimaniamo ipnotizzati dagli immensi neon degli annunci pubblicitari e… niente, rimarresti seduto lì per sempre.


Harlem

GIORNO 3

Lady Liberty e Ellis Island – Downtown e Midtown: Wall Street, Lower East Side, DUMBO e un po’ di East Village

Abbiamo prenotato la visita alla Statua della Libertà ed Ellis Island con Statue Cruises con partenza dal Liberty State Park nel New Jersey. Chiamiamo l’ottimo Uber e in 15 minuti siamo al terminal dei traghetti. Niente coda e controlli veloci. Sul traghetto c’è un bar dove prendere un buon the. Vendono anche le coroncine souvenir di Lady Liberty in gommapiuma, ma desistiamo… La prima tappa da qui è a Ellis Island con il suo museo sull’immigrazione. Con l’audioguida, il percorso da seguire è molto semplice da individuare. Il museo è veramente ben fatto, e le spiegazioni e le testimonianze in audio sono davvero commoventi e ti calano proprio nel luogo che doveva essere la “porta d’America” agli inizi del 1900. Dopo più di 2 ore il tour termina e attendiamo un altro traghetto per andare alla Statua della Libertà. La vedi avvicinarsi e pensi ancora a quando gli immigrati la avvistavano dalle navi. Con il biglietto semplice non sono comprese la salita al basamento e alla corona, ma non ne vale la pena, è abbastanza emozionante anche la vista da terra. Ci giriamo intorno e andiamo a visitare il nuovo museo aperto a maggio 2019, dove si possono fare attività interattive molto interessanti e ci sono i calchi di varie parti della statua, oltre alla torcia originale.

Little Italy

E’ ora di pranzo, ma preferiamo imbarcarci per Manhattan: mangeremo all’arrivo a Battery Park. Pranziamo velocemente da Subway, ricarichiamo i cellulari (in molti locali ci sono prese disponibili) e via a piedi verso il Financial District. Individuiamo subito il famoso toro per via della lunga fila per fare la foto toccandogli le palle, che evitiamo accuratamente. Proseguiamo sulla Broadway per poi deviare a destra verso Wall Street e passare davanti al tempio della finanza mondiale, dove ci intratteniamo con la simpatica Fearless Girl, la statua in bronzo della bimba che sfida l'universo maschile del potere. All’angolo si trova la Federal Hall, sorta dove George Washington fece giuramento come primo presidente USA. Ancora a piedi arriviamo davanti alla Supreme Court, l’edificio in stile classico che si vede in tutti gli episodi di Law&Order. Siamo quasi a Little Italy e notiamo un gran trambusto: mancano due giorni a San Gennaro e la festa è già cominciata! Sembra proprio di essere a Napoli, anche se i dehors dei ristoranti e le bancarelle di street food vengono da tutta Italia e alcune sono gestite dai cinesi. D’altronde giri l’angolo e sei a China Town! Comunque un cannolo siciliano riusciamo pure ad assaggiarlo.

Washington Street

Riprendiamo la Bowery, con le sue vecchie ed affascinanti case e le scale antincendio che ci riportano ad inizio ‘900 quando ospitavano intere famiglie di immigrati da tutto il mondo. Verso il Manhattan Bridge decidiamo di riprovare con le City Bike. L’App ci porta al posteggio più vicino e, sbloccate le bici, comincia il conto alla rovescia della mezz’ora di utilizzo. Il Manhattan Bridge comincia in salita, è faticosissimo. Il percorso continua in piano e sfrecciamo affiancati dall’East River su un lato e dai treni della Subway dall’altro. Corriamo a cercare lo stazionamento delle CityBike prima dello scadere dei fatidici 30 minuti, e ci troviamo a Dumbo acronimo di Down Under the Manhattan Bridge Overpass; questo quartiere di Brooklyn è uno dei più visitati di NYC, ex zona industriale ben recuperata con locali carini come il Time Out e una vista spettacolare sulla skyline di Manhattan. Foto di rito in Washington Street, sul set di C’era una volta in America.

Brooklyn bridge

Camminiamo verso il fiume e raggiungiamo il parco che sorge tra due dei ponti più famosi e fotografati al mondo: il Manhattan e il Brooklyn Bridge. Restiamo a lungo seduti su una panchina ad ammirare il panorama, questo è uno dei luoghi che abbiamo preferito.Si sta facendo buio ed dobbiamo tornare a Manhattan; preferiamo percorrere il Brooklyn Bridge a piedi anziché in bicicletta in modo da poter fare un po’ di foto. La passeggiata dura più di mezz’ora ed è spettacolare. Le luci di Manhattan si accendono, il ponte è illuminato, il percorso pedonale è sopraelevato rispetto a quello stradale e nel traffico sottostante risalta molto il giallo dei taxi in coda. Tra la folla che percorre o indugia sul ponte troviamo anche un simpatico Spiderman in sovrappeso, siamo a New York dopotutto! Abbiamo pensato di cenare in un famoso pub, uno dei più antichi (1854), il Mc Sorley’s Old Ale House, nell’East Village, caldamente consigliato da un amico. Riprendiamo le biciclette alla prima stazione disponibile e via verso nord sulla Bowery. Percorrendo le vie di questa parte del Village, notiamo l’atmosfera piacevolmente rilassata che lo contraddistingue. Lasciate le bici, ci aspetta una brutta sorpresa: nessuna possibilità di cenare al Mc Sorley’s stasera, non si entra perché stanno girando una serie TV… questa è New York!


statua libertà

GIORNO 4

Downtown e Midtown: Around Ground Zero e su fino all’Empire

Oggi abbiamo previsto la visita al Memoriale e Museo dell’11 settembre. Arrivando dal New Jersey con il Path, sbarchiamo direttamente nell’Oculus, il World Trade Center Transportation Hub.  Questa struttura è stata progettata da Calatrava e rappresenta la rinascita di  New York in seguito agli attentati dell’11 settembre 2001. L’interno è entusiasmante, è una giornata di sole splendente e la luce che entra fa apparire il tutto di un bianco paradisiaco; usciamo e ci dirigiamo verso l’entrata del museo, compreso nel City Pass. Il 9/11 Memorial è la vasta area, di forte impatto emotivo, dove sorgevano le torri gemelle e ora è composta dai giardini che ospitano le due enormi vasche che erano un tempo le fondamenta delle torri. E’ il 17 settembre e la commemorazione è stata pochi giorni fa, ci sono ancora moltissime corone di fiori sparse in vari punti: quelle più significative sono le corone per i pompieri scomparsi. Il bordo delle due vasche mette i brividi, ci sono incisi tutti i nomi delle vittime di tutti gli attacchi. Il museo è diviso in più sezioni e analizza il prima, durante e dopo gli attacchi con moltissime testimonianze audiovisive e oggetti vari recuperati a Ground Zero.

bryant-park

Usciamo piuttosto storditi, prendiamo la metro W fino a Union Square, piena di giocatori di scacchi, e ci dirigiamo a piedi verso la 5th Avenue per raggiungere il Flatiron, l’iconico palazzo newyorkese a forma di ferro da stiro di inizio ‘900 che si trova dove la 5th e la Broadway si intersecano ad angolo acuto. Proseguiamo verso nord sulla Broadway, passiamo davanti a Macy’s, il grande magazzino de “Il Miracolo della 34° strada”, e raggiungiamo il delizioso e centralissimo Bryant Park.

Questo tranquillo parco tra i grattacieli è il mio preferito, ci sono tavolini e sedie disponibili e il WiFi gratis; al carretto degli hot dog ne prendiamo uno e ci sediamo per riposarci al sole pomeridiano; ci ritroviamo a piedi nudi sull’erba circondati da studenti, professionisti, famiglie con bambini e turisti che si godono questo spazio davvero speciale. Vorremmo rimanere a viverlo ancora un po’, ma il tempo stringe e, prima di affrontare la salita all’Empire State Building, decidiamo di fare un salto alla Public Library antistante Bryant Park. E’ la terza biblioteca più grande degli Sati Uniti e set di numerosi film come The Day After Tomorrow e Ghostbuster oltre a qualche episodio di Sex and the City. L’atrio con l’imponente scalinata in marmo è molto bello, le sale di lettura, decorate sulle pareti e sui soffitti, sono molto ampie e luminose: viene proprio voglia di fermarsi qui a leggere.

empire

Ma la salita all’Empire ci attende ed è già tardo pomeriggio. Ripercorriamo la 5th Avenue fino all’ingresso dell’osservatorio sulla 34th street. La mostra al 2° piano è molto interessante, racconta come e in quanto tempo è stato costruito (13 mesi!) tra il 1930 e il 1931; le storie degli indiani Mohawk, che pare non soffrano di vertigini, che sono stati i principali “iroworkers” e che hanno lavorato nella costruzione dell’Empire e non solo; l’area dedicata al mitico King Kong che si aggira minaccioso fuori dalle finestre e infila le mani nei muri. Poi si riprende l’ascensore fino alla terrazza principale all’86° piano, e ancora la vista di New York dall’alto ti toglie il fiato. Siamo più a sud del Top of the Rock e si vede molto bene il Financial District fino alla punta dove sorge la Freedom Tower; e poi il sole sta tramontando a ovest sul New Jersey e, niente… ti senti on the top of the world. La serata si conclude con l’ultima cena nella Grande Mela in un pub nei pressi della stazione del Path della 33th street, da dove prendiamo il treno per Journal Square, New Jersey, per l’ultima volta.

Domani si parte, andiamo ad Ovest, a Philadephia, per proseguire il nostro viaggio. But that is another story and shall be told another time (cit.)

Autore: Daria - profilo instagram - profilo travel365


ground zero

Commenti

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Sogno un viaggio a New York da tanto tempo. Spero di farlo molto presto, appena tutta questa situazione si sarà sbloccata. Questo articolo mi ha fatto sicuramente viaggiare con la fantasia. Grazie mille! Appena finalmente andrò nella grande mela seguirò il vostro itinerario ;)

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New York è davvero unica, spero tu possa andarci presto

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Sono stata a New York nel mio viaggio di nozze, mi è entrata nel cuore e nella mente, sono passati 14 anni da quando sono andata ma la ricordo ancora perfettamente. Fantastica.

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Ammettiamo che non può non piacere New York, c'è tutto ciò che si possa chiedere!

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Che sogno New York! Impossibile non restarne affascinati dopo anni a guardare film americani! Farei sicuramente un salto al memorial delle torri gemelle, anche solo come segno di rispetto.

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Il memoriale dell'11 settembre è senza dubbio toccante, soprattutto per chi lo ha vissuto.

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Proprio per la Luna di Miele - che aihmè è stata rinviata causa Corona - dovevo fermarmi un paio di giorni a New York così da visitarla con calma. Ottimo articolo, lo salvo nella speranza di poterlo usare il prima possibile.

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Sicuramente non ti deluderà. Mi auguro si possa ripartire al più presto, ci sono ancora troppi posti da scoprire.

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La prima volta che sono stata a New York ci sono rimasta per meno di tre giorni, e in effetti una guida come la tua avrebbe potuto aiutarmi!

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Purtroppo viaggiare vuol dire anche fare delle scelte. Ad una città di New York non basterebbe un anno per essere visitata. Abbiamo cercato di condensare il tutto in una guida smart.

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Un viaggio che mi piacerebbe intraprendere una volta nella vita. Però, conoscendomi, cercherei di fermarmi più a lungo. Grazie per gli spunti.

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Proprio per questo si tratta di un 'piccolo assaggio' di New York 😂 Credo che per visitarla a dovere serva almeno una settimana anche se non basterebbe un anno per vedere tutto!

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Sogno un viaggio a New York da tanto tempo. Il vostro articolo mi ha permesso di viaggiare con la fantasia. Seguirò sicuramente il vostro itinerario quando finalmente potremo tornare a viaggiare.

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New York è nei sogni di chi è cresciuto guardando film e serie tv ambientate in questa città. Praticamente quasi tutti! 😆

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Che bello e interessante questo articolo. Ci siamo già stati 5 volte, ma non ci stanchiamo mai di NYC. Abbiamo segnato qualche tappa che ci manca: la vista da Hamilton Park sembra notevole!

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Hamilton Park è uno di quei posti meno noti ma comunque imperdibili della città

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Questo è uno di quei luoghi dove tutti dovrebbero andare e dove anche noi progettavamo di andare... anche per vedere un pòdelle location viste per una vita in film e telefilm...ora... ci toccherà aspettare un bel pò

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Arriverà il momento anche per ripartire e li sarà difficile restare a casa 😁

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Noi siamo stati a Ny 5 giorni, durante il viaggio di nozze, però siamo riusciti a visitare solo una piccola parte delle tantissime opportunità che offre la Grande Mela: dovremo tornare con i bimbi!

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Con una città così grande e così viva è difficile riuscire a vedere tutto quello che ha da offrire

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Attraverso il tuo racconto ho fatto un bel giro di New York comodamente da casa 😍 È stato bello leggerti ricordando le bellezze della città che ho visitato.

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Davvero una città magnifica. Grazie a Daria che ci ha regalato questo viaggio fantastico.

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Grazie per i complimenti. Peccato che non sarà possibile riprendere il viaggio per un po' di tempo... Comunque New York ti prende il cuore.

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