Bassa bergamasca : Pumenengo ed il Castello Barbò

Itinerario di Bergamo

Bassa bergamasca : Pumenengo ed il Castello Barbò

Mezza giornata nella bassa bergamasca, visitando il paese di Pumenengo alla scoperta di Castello Barbò e Palazzo Sauli, della chiesa parrocchiale e della Chiesa di San Giorgio

Pumenengo è un paese della bassa bergamasca che confina con la provincia di Brescia. La storia di Pumenengo ha origine con i Longobardi per poi passare successivamente in mano ai franchi. Il maggiore sviluppo del paese avvenne però grazie alla signoria della famiglia Barbò ed in particolar modo grazie alla Signora di Milano, Beatrice Regina della Scala, moglie di Bernabò Visconti, che bonificò la zona. Il feudo venne diviso da Regina della Scala in tre zone, la parte settentrionale (il paese di Calcio) ai conti Secco, la parte centrale (Pumenengo) ai conti Barbò e la parte meridionale (Torre Pallavicina) alla famiglia dei Pallavicini. Abbiamo avuto l'occasione di visitare Pumenengo grazie alla Giornata dei castelli, palazzi e borghi medievali organizzata da Pianura da Scoprire


Cortile interno del castello di Pumenengo

Il Castello di Pumenengo

La particolare forma trapezoidale

Detto anche Castello Barbò, la fortificazione presente a Pumenengo non ha una data certa di costruzione. Le fonti storiche risalgono al XVI secolo, ma probabilmente il castello esisteva già da prima. La facciata porta comunque lo stemma della famiglia Barbò, in quanto abitò il castello per secoli. Il castello fu costruito per scopi difensivi e presentata tre torri (oggi ne sono rimaste solo due intatte). Una particolarità di questo castello è la forma trapezoidale della pianta del castello e non quadrangolare come al solito. Pensate che anche il paese di Pumenengo è proprio di forma trapezoidale.


Ingranaggi delle campane di Pumenengo

Gli interni del castello

Iniziamo a visitare gli interni del castello partendo dalla torre settentrionale dove si trovano le vecchie prigioni, che in tempi pacifici venivano utilizzate come cantine e rifugio per gli animali. Ci spostiamo poi a nord ed a est dove vi erano i locali più poveri e spogli, vale a dire quelli dedicati alla servitù ed alle guardie. Passiamo poi all’ala meridionale dove alloggiavano i nobili. Ammiriamo la stanza da letto dell’epoca e la sala delle ambascerie (ora sala consiliare). Dipinti in questa sala ci sono diversi componenti della famiglia Barbò ed il soffitto dipinto con tecnica trompe l'oeil.


Soffitto del castello di Pumenengo

Scendiamo al piano terra per visitare le stanze che ospitavano i parenti della famiglia Barbò che trascorrevano qui le vacanze. Particolarità di queste stanze è la volta ottagonale, che è molto rara da trovare in questa zona. Attualmente questi ambienti ospitano la biblioteca comunale. Ci spostiamo poi nelle cantine, originariamente utilizzate come magazzino per cereali e per salumi. Fu utilizzato anche però come cucine e come rifugio per gli animali. Nel seminterrato visitiamo la cappella castellana, dove ha sede un meraviglioso dipinto della Madonna con Bambino in Trono di epoca quattrocentesca. Purtroppo l’affresco presenta una crepa sul lato sinistro.


Affresco di una Madonna nel castello di Pumenengo

Il fantasma del castello

Vicino alle cantine si trova un pozzo, attorniamo da una leggenda. Il signore del castello ebbe l’ennesima figlia femmina indesiderata e la gettò nel pozzo. Si dice che a Febbraio, durante l’anniversario di questa morte, si sentano voci ed urla che fanno pensare ad un fantasma. Sono anche venuti degli studiosi del paranormale che hanno visto una figura umana su una delle torri. Altra leggenda è quella del pozzo che si trova al centro del cortile. Si dice che il pozzo fu foderato all’interno di lame e che il signore del castello vi buttasse le amanti per nono farsi scoprire dalla moglie. 


Vista della chiesa parrocchiale di Pumenengo

Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo

In origine la chiesa era una piccola cappella di proprietà della famiglia Barbò, adiacente al castello. Nel XVIII secolo venne poi ampliata e destinata ad uso pubblico. All’interno si trovano diverse opere di pregio, tra cui una copia de L’ultima Cena del Rubens, il quale originale si trova nella Pinacoteca di Brera.


Interno della chiesa parrocchiale di Pumenengo

Chiesetta di San Giorgio

Ci spostiamo poi nella Chiesa di San Giorgio, una piccola chiesa costruita nel XVII secolo. Questa chiesetta era utilizzata in passato come punto d’appoggio per i viandanti che provenivano dal vicino paese di Fontanella. All’interno si trova una tela raffigurante per l’appunto San Giorgio e il drago. Nella chiesetta si trovano due tombe, quella del sacerdote Giacomo Antonio Buzzi e quella di don Giacomo Luigi Terzi.


Chiesetta di San Giorgio a Pumenengo

Palazzo Sauli

Ci spostiamo poi a Palazzo Sauli, risalente al XVI secolo. Nel 1903 la proprietaria Caterina Gattorno fece costruire una filanda, nella parte nord del palazzo, che rimase attiva fino agli anni attorno al 1950. Il Palazzo attualmente si presenta con un atrio centrale e con diverse sale attigue. Il salone principale ha un camino davvero imponente ed un pavimento in cotto originale. Pensate che nelle cantine del Palazzo si trova una ghiacciaia che è stata utilizzata per tutto il paese, ed è tutt’ora la seconda più grande di tutte quelle presenti in Lombardia. Ora il Palazzo Sauli è una location per eventi e matrimoni.

 

Come arrivare a Pumenengo

In auto: Pumenengo dista circa 34 km dal capoluogo, Bergamo. Si raggiunge facilmente grazie all’autostrada A35 con l’uscita di Calcio, comune che si trova a circa 5 km di distanza da Pumenengo.


Salone di Palazzo Sauli

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