
Tour di tre giorni a Philadelphia e dintorni con visita alla contea di Lancaster per conoscere la comunità Amish.
GIORNO 1
Philadelphia
Philadelphia è la seconda tappa di un viaggio che comincia a New York. Cominciamo quindi questa avventura partendo dall’hotel nel New Jersey dove abbiamo soggiornato durante la nostra permanenza a NY. Da lì poi, raggiungiamo, con il Path, la stazione ferroviaria di Newark, Penn Station. Cos’è il Path? E’ la rete ferroviaria del New Jersey che arriva comodamente fino a Manhattan in 20/25 minuti dove puoi utilizzare la MetroCard ricaricabile per viaggiare col metodo pay per ride al costo di 2,75$ a corsa. Abbiamo prenotato in anticipo dall’Italia i biglietti di andata per Philadelphia con il mitico treno della Amtrack. Il tragitto è di poco più di un’ora, e ci piaceva l’idea di assaporare anche un percorso in treno durante questo tour. Pochi minuti in sala d’attesa e saliamo in treno in perfetto orario alle 9.46!

Dopo poco più di un’ora entriamo nella 30th Street Station di Philadelphia. Il grande atrio della stazione ricorda subito la scena clou di Witness – Il Testimone con Harrison Ford. Philadelphia, detta anche Philly, è insieme a Boston la città simbolo della Rivoluzione Americana. Un percorso molto semplice e facile da individuare, anche senza seguire il tour organizzato, ci porta ai principali luoghi storici nella Old City. Partiamo dall’Independence Visitor Center dove si possono ritirare i biglietti gratuiti per la visita all’Independence Hall ed entrare nella stanza dove fu firmata la dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti il 4 luglio 1776 e successivamente venne stilata la Costituzione Americana. Sempre gratuitamente si può vedere la Liberty Bell, la celebre campana con la crepa, simbolo mondiale di libertà, che suonò alla lettura della Dichiarazione di Indipendenza,

Ogni luogo importante di questa passeggiata nella storia degli USA è indicato da una targa. Ci fermiamo davanti alla casa museo di Betsy Ross (a pagamento), la sarta che cucì la prima bandiera americana con 13 stati. Vediamo la casa e la tomba di Benjamin Franklin nel cimitero adiacente della Christ Church. Durante questo giro a piedi della “città dell’amore fraterno” non perdetevi Elfreth’s Alley, una delle vie residenziali più antiche degli Stati Uniti, abitata dal 1736, con le sue case in mattoni rossi che ti portano indietro nell’America coloniale. Altro significativo edificio di Philadelphia è il City Hall, il municipio della città, su cui si erge la statua dell’illuminato fondatore della Pennsylvania, William Penn.

A Philadelphia è ambientata la saga di Rocky Balboa e famosa è la scalinata che percorre Rocky durante i suoi allenamenti. Con Uber percorriamo il Benjamin Franklin Parkway e arriviamo al Philadelphia Museum of Art. Foto di rito alla statua di Rocky e salita quasi di corsa della scalinata. La visita al museo non era in programma, ma scopriamo che il mercoledì dopo le 17:00 c’è il “pay what you wish” e non possiamo non approfittarne. Il museo ha una collezione davvero notevole, con quadri di Van Gogh, Cezanne, Picasso, Magritte e Dalì. Consigliamo di pranzare al Reading Terminal Market e gustarsi il famoso Philadelphia Cheesesteak Sandwich (panino con carne, cipolle e formaggio provolone!).

GIORNO 2
Da Philadelphia a Lancaster
Il giorno successivo ritiriamo l’auto che abbiamo noleggiato. Un mitico Uber ci riporta in stazione dove ci sono i comodissimi banchi dei Car Rental e in pochissimi minuti ci assegnano l’auto prenotata dotata di E-Toll, il Telepass americano per non avere problemi di pagamento o code ai caselli. Il costo per il transponder è di 3,95$ al giorno, solo nel caso venga utilizzato. Usciti dal traffico di Philadelphia con l’indispensabile Google Maps, prendiamo la I-76 in direzione ovest, verso la contea di Lancaster dove abbiamo prenotato per una notte a Strasbourg, per visitare la zone dove vive la comunità Amish più grande degli Stati Uniti.
L’arrivo è previsto in un’ora e mezza, ma a metà strada c’è un Outlet (Philadelphia Premium Outlet) molto grande e sarebbe un vero peccato non approfittarne. Negli Outlet americani si possono fare dei buoni affari, soprattutto su abbigliamento e scarpe sportive. Consigliamo di lasciare uno spazio abbondante in valigia oppure di portare un borsone vuoto che riporterete in Italia sicuramente pieno di acquisti.

Nel pomeriggio, diretti a Strasbourg - Contea di Lancaster, lasciamo l’autostrada per inoltrarci nelle strade secondarie, dove già si percepisce un mondo antico e rurale, per poi raggiungere il motel. E’ già metà settembre e i campi di grano sono mietuti e cosparsi di balle di fieno, mentre per il mais è ancora presto. Incontriamo le tipiche fattorie americane con fienile rosso, silos e mulino a vento, intervallate da classiche case in legno con portico e sedie a dondolo, circondate da prati ben curati e giardinetti fioriti. Qua e là li incontriamo, gli Amish, mentre vivono la loro vita semplice e ancorata al passato: un ragazzino in bicicletta, una donna che tira un carretto, un uomo che guida un aratro trainato dal cavallo. Cerchiamo di fotografarli di nascosto, per non sembrare troppo invadenti o irrispettosi. La nostra curiosità verso questa comunità è nata dal già citato film Witness - Il Testimone.
La sera si cena al The Miller’s Smorgasbord a Ronks, perché “If you miss Miller’s, you miss Lancaster County”. Cibo genuino a buffet e ambiente rustico. Anche gli Amish cenano qui, e andate presto perché alle 20.30 sono già in chiusura!

GIORNO 3
La comunità Amish
La mattina seguente scegliamo la visita alla Amish Farm and House a Lancaster per conoscere a fondo la comunità. La fattoria del 1805 è stata abitata da una famiglia Amish fin o al 1955 e poi adibita a museo arredato come una “moderna” casa Amish. Abbiamo scelto il tour più breve che parte ogni 45 minuti (da queste parti vanno forti i Coupon che scarichi on-line o ritagli dai giornali, anche qui 1$ OFF a testa sul prezzo di ingresso di 9,95$). Essendo fuori stagione c’è poca gente e nel tour guidato siamo solo noi 3! La nostra guida, Sandy, non è Amish; ci intrattiene con un racconto molto approfondito sulle origini, le regole e i costumi della comunità, mostrandoci i vari locali della casa allestiti come se fosse realmente abitata: tavola apparecchiata, panche allestite per la messa comunitaria, moderna cucina a legna, camerette dei bambini separate per maschi e femmine.

Sandy ci spiega i vari metodi usati per produrre elettricità, che l’unica modernità adottata è l’uso dell’acqua corrente, come si cuciono gli abiti (le Amish sono sarte bravissime), perché alcuni uomini hanno la barba (mai i baffi!) e altri no, il divieto per le donne di usare i bottoni perché vezzosi e di tagliarsi i capelli, che tengono rigorosamente raccolti… E’ sorprendente conoscere come funziona l’istruzione (casalinga e massimo fino a 14 anni per tutti) e come gli Amish si sono integrati nella comunità dei non-Amish, che loro chiamano ancora English.

Essi sono una comunità autosufficiente (sono abili artigiani in tutti i settori), ma hanno bisogno degli English per curarsi, per un servizio taxi (loro non guidano) o per stampare il loro settimanale, The Budget, dove è proibito pubblicare la cronaca nera e possono essere pubblicate solo semplici storie di interesse locale (alcune anche bizzarre) inviate da un qualunque membro della comunità. Il tour termina con la visita della fattoria con i suoi 15 acri appartenuti un tempo a William Penn. Alcuni Amish hanno il permesso di vendere ai turisti dolcetti fatti in casa o guanti da forno, presine e strofinacci cuciti a mano o con macchina da cucire a pedale. Parte dell’incasso sarà versata nella casse della comunità per le evenienze o le difficoltà dei membri. Sono molto rigorosi e arcaici nei loro costumi, ma bisogna riconoscere che hanno un enorme senso di comunità, aggregazione e mutuo soccorso. Qualità non scontate nella nostra società.
Autore: Daria - profilo instagram - profilo travel365

Commenti
Claudia Cabrini
Visitare queste città per me è un sogno. Sono stata soltanto due volte negli Stati Uniti e sempre e soltanto a Miami, perciò mi piacerebbe veramente molto riuscire a organizzare altri viaggi a breve per visitare e scoprire più da vicino anche la cultura Hamish!
Uno dei motivi per cui viaggiamo è quello di conoscere culture differenti. A volte si imparano cose utili anche per la vita di tutti i giorni
Francesca
Non ho mai preso in considerazione un viaggio a Philadelphia, perché mi piacerebbe visitare prima i grandi parchi naturali degli States. Tuttavia, questo articolo mi ha parecchio incuriosita… Magari un viaggetto di un paio di giorni ci scapperà presto :D
I grandi parchi degli States sono uno spettacolo unico al mondo ma anche le città hanno un certo fascino