
Il treno si trova ad affrontare una rivoluzione che lo renderà più competitivo nei confronti compagnie low-cost
La ferrovia sta affrontando una possibile rivoluzione che può portare grandi benefici per tutti i cittadini europei. Dopo anni di discussioni tra gli Stati membri, l'Unione europea nel mese di dicembre ha raggiunto un accordo definitivo sul quarto pacchetto di liberalizzazione delle ferrovie. Questo quarto pacchetto è diviso in due parti, la tecnologia ed il mercato, e mira ad aprire il settore ferroviario alla concorrenza. La prima parte è stata già approvata lo scorso aprile ed il suo obiettivo principale è quello di creare uno spazio unico europeo dal punto di vista tecnico. Oggi esso è impossibile per una compagnia ferroviaria per iniziare a fare trading in fretta in un altro paese europeo, perché si ha bisogno di un processo di autorizzazione lungo e costoso. La creazione di un'Agenzia ferroviaria europea può contribuire a creare un mercato ferroviario unico a livello europeo. L’accordo sul mercato è più controverso. Il settore ferroviario non è facile da liberalizzare perché vi operano ancora aziende pubbliche. È stato deciso di aprire alla concorrenza a partire da dicembre 2019 per le lunghe tratte e dal 2023 per il settore dei treni regionali. Anche se le date di liberalizzazione sono abbastanza strette, l'Unione Europea ha introdotto alcune eccezioni che possono aiutare l’apertura del mercato.

Dal 2020 sarà possibile vedere nei paesi europei, più di un operatore privato a lunga distanza ad alta velocità. È comunque importante che tutti i problemi tecnici che possono ostacolare l'ingresso di nuovi operatori vengano eliminati. Il quarto pacchetto indica chiaramente che tra gli operatori ferroviari e la gestione dell'infrastruttura vi sia una netta separazione. Senza quella “muraglia cinese” la concorrenza sarà molto più difficile da implementare. Francia, Belgio e Germania hanno paura di un processo di apertura del mercato perché vedono gli operatori pubblici con una certa inefficienza. È chiaro che il processo di liberalizzazione può essere difficile per le aziende pubbliche ma non bisogna dimenticare che la concorrenza può portare benefici a tutti i consumatori consentendo prezzi migliori e più economici per il trasporto. Il processo di liberalizzazione del trasporto aereo attuato dall'Unione europea negli anni novanta, ha dimostrato che i prezzi sono scesi ed il numero dei passeggeri è quasi triplicato in 20 anni.

L'unico caso di concorrenza ad alta velocità si verifica in Italia, dove NTV compete con Trenitalia da cinque anni. Da quel momento il mercato è cresciuto dell'80%, aumentando la richiesta di biglietti per l’alta velocità. Allo stesso tempo, il prezzo del biglietto è sceso del 40%. Si possono trovare biglietti a partire da 10 euro per andare da Milano a Roma ed i consumatori possono scegliere il tipo di servizio che preferiscono. Il treno ha vinto la sua battaglia contro l’aereo, mentre Ryanair ha lasciato la rotta Milano-Roma, Easyjet e Alitalia hanno ridotto i voli giornalieri tra il 50 e l’80%. L'Italia non è l'unico stato ad aver aperto il mercato ferroviario, la Svezia e l'Austria hanno aperto alla concorrenza nelle lunghe tratte con MTR Express e Westbahn. Anche in questi casi i prezzi sono diminuiti e la richiesta aumentata.
