
Visita alla distilleria Poli di Schiavon, dal 1898 produzione artigianale di grappa.
La storia della famiglia Poli
La storia della famiglia Poli è radicata nella pianura veneta, già dal 1390 con il contadino Gasparo. Gaspare ha due figli, Pietro e Polo. Polo a sua volta, ha dei figli, soprannominati “i poli”. E’ proprio da qui che Poli divenne il cognome ufficiale della famiglia. La storia della famiglia Poli cambia quando Giobatta apre un osteria e inizia a produrre cappelli di paglia. Nel 1885 Giobatta vuole seguire la sua passione, ed inizia a distillare la grappa con un alambicco mobile. Viene poi proibito dal governo e quindi Giobatta installa il primo alambicco fisso nel 1898, proprio nella sede attuale delle distillerie Poli a Schiavon. Morto Giobatta, l’attività viene portata avanti dal figlio Giovanni. Giovanni è infatti il primo ad installare il telefono in questa zona.

Morto Giovanni, rimangono i figlio Giobatta e Toni. Purtroppo i due avevano caratteri molto diversi e si dividono. L’attività viene portata avanti da Toni, che aggiunge anche una terza colonna di distillazione. Gli anni sono molti difficili, in quanto iniziano a nascere le prime distillerie industriali. La sfortuna si abbatte sui Poli, un incendio e una nevicata distruggono il tetto della distilleria. Jacopo, il figlio di Toni inizia a girare il mondo cercando una soluzione per la distilleria. Tornato propone al padre di distillare solo vinaccia fresca. Nel 1995 la situazione si ristabilisce e il tetto viene ricostruito. Oggi le distillerie Poli esportano in oltre 42 paesi.

Museo Poli
La visita del museo comincia dall’alambicco mobile di Giobatta, utilizzato dal 1885 al 1898. L’unico alambicco mobile rimasto in Italia si trova proprio al museo della grappa Poli di Schiavon. Entriamo alla grappoteca, con bottiglie proveniente da moltissime distillerie artigianali in Italia. Pensate che in passato le distillerie artigianali erano più di 2000, ora ne sono rimaste solo 89. L’ 80% della grappa viene comunque prodotta in Veneto, seguita da Friuli e Trentino. Interessante anche la piccola biblioteca, con testi riguardanti la distillazione già a partire dal medioevo. Passiamo poi alla visita dei vari distillati prodotti da Poli. In passato la produzione principale era di liquori, perché produrre grappa era molto difficile e la gradazione era molto alta. Poli ha cominciato quindi con la produzione di liquori come Maraschino e Fernet, per poi passare nel 1985 alla produzione di vere e proprie grappe. Poli Chiara e Poli Amorosa sono state le prime grappe che hanno dato la svolta produttiva delle distillerie Poli.

La distillazione
L’alambicco utilizzato per la produzione è completamente in rame con dodici caldaiette e tre colonne di distillazione. Il ciclo di lavorazione è discontinuo, e va soprattutto da Settembre a metà Novembre quando c’è vinaccia fresca. Le caldaiette vengono riempite di vinaccia e grazie al vapore che attraversa la vinaccia, riescono a catturare la parte più aromatica, che si trova soprattutto nella buccia dell’uva. Dopo circa due ore vengono scaricate la caldaiette e grazie alle colonne di distillazione la gradazione alcolica aumenta, arrivando circa al 75%. Il vapore alcolico poi condensa e ed è quasi pronto per diventare grappa. Non tutto il vapore viene però utilizzato, circa il 25% viene scartato, tra la testa e la coda. Pensate che con la vinaccia scartata si riescono ad ottenere dei prodotti. Poli è l’unico produttore in Italia di acido tartarico naturale, derivato dalla vinaccia scartata.

Il prodotto finale
Una volta distillata la vinaccia viene fatta riposare in grandi fusti per circa un anno. Dopo un anno viene deciso se la vinaccia deve essere imbottigliata giovane oppure deve essere fatta riposare ancora per invecchiare. L’invecchiamento avviene in botti in legno di rovere, che massimo durano dieci anni, dopodiché vengono cambiate. Dopo essere filtrata la grappa è pronta per essere imbottigliata. L’imbottigliamento avviene tramite una linea semiautomatica. Mentre per i grandi formati e le confezioni particolari in vetro soffiato vengono imbottigliate manualmente.

La degustazione
L’ultima parte della visita è dedicata alla degustazione. In sala ci sono diverse botti con i vari distillati Poli. E’ possibile provare grappe giovani, grappe invecchiate, liquori, distillati di uva e di frutta. Come grappe giovani la scelta è vasta, tra millesimati da vitigni autoctoni ai polivitigno. Noi abbiamo assaporato l’amorosa, la po’ di Poli elegante di pinot nero e bianco e la po’ di Poli aromatica di Traminer. Tra le grappe elevate abbiamo provato la classica Poli Barrique con vitigni tipici della zona di Vicenza elevata 10 anni. Da vini prestigiosi, si distilla la Sassicaia e il Torcolato. La grappa Cleopatra viene invece distillata sottovuoto, ed è prodotta di Moscato e di Amarone. Buonissima anche la Due Barili, una grappa di prosecco invecchiata quattro anni, due anni in botti di rovere e due anni in sherry Pedro Ximénez. E per ultima, visto la gradazione, abbiamo provato la Solera, una grappa invecchiata 10 anni con tasso alcolico di 55 gradi.

Siamo passati poi alle grappe aromatizzate con erba ruta, liquirizia, mirtillo o miele. Particolare la Taiadea, composta per metà da grappa e metà da liquore alla China. Da non perdere anche i distillati alla frutta. In questo caso si parla di distillati perché viene fermentata tutta la frutta, non solo la buccia. Tra i vari distillati abbiamo quello alle pere, lamponi, uva americana o uva fragola. Una botte è dedicata ai liquori a base di camomilla, limone, prugna, sambuca o china. E per l’aperitivo abbiamo l’airone rosso, dedicato a Toni e alla sua passione per la moto, composto da liquore con vermouth e spezie aromatiche. Poli produce anche un gin a carattere locale, con ginepro, cardamomo, menta e in aggiunta pino mugo e pino cimbro tipici dell’altopiano di Asiago. In ultimo, una chicca, La Première, acquavite di Cabernet, Merlot e Petit Verdot del più prestigioso Chateau Premier Cru di Pauillac, invecchiata 8 anni in barrique.

Info utili
La distilleria Poli si trova in via Marconi 46 a Schiavon, in provincia di Vicenza. Per raggiungere la distilleria il mezzo ideale è l’auto. Si raggiunge da Vicenza in circa 25 minuti. La distilleria dispone di ampio parcheggio. Altrimenti Schiavon si può raggiungere anche con l’autobus n.5 partendo da Vicenza. Per prenotare la visita guidata dovete compilare il form che trovate sul sito ufficiale grappa Poli a questo link.

Commenti
Anna
Il mio ragazzo ha fatto una specie di cena aziendale lì, e ha portato a casa la Sarpa :D
La parte migliore della visita resta sicuramente la degustazione 😂
Cristiana
Non avevo idea di come avvenga la distillazione, grazie per avermi insegnato qualcosa di nuovo. Ho un passato da barista e le Poli erano fra le più vendute.
Noi non abbiamo sicuramente una grande esperienza nel campo, e la grappa è uno di quei superalcolici difficili da decifrare, ma abbiamo sicuramente sentito la differenza di qualità.