Cosa vedere a Granada in due giorni : non solo Alhambra

Itinerario di Granada

Cosa vedere a Granada in due giorni : non solo Alhambra

Granada , l ultima roccaforte araba. Cosa vedere e gustare tra tapas, teterias e l immancabile Alhambra.

GIORNO 1

Durante il nostro on the road in Andalusia, abbiamo passato due giorni a Granada. In passato la città divenne un punto importante per gli scambi commerciali sotto il dominio arabo. Intorno alla metà del XIII secolo, il sovrano Mohammed ibn Yusuf ibn Nasr fondò un emirato indipendente con capitale Granada. Granada divenne così il regno dei Nasridi e l’ultima roccaforte di Al-Andalus. Nel 1492 Granada passò ai cattolici Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona. Dopo un periodo di decadenza, Washington Irving scrisse “I racconti dell’Alhambra”, riportando Granada alla fama mondiale.

 

L'Alhambra

 

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I nostri due giorni a Granada iniziano con la visita dell’Alhambra. Questo bellissimo palazzo / fortezza è dichiarato patrimonio UNESCO ed è visitato da moltissime persone. Se volete visitare l’Alhambra vi consigliamo di prenotare i biglietti on-line almeno un mese prima della visita. Sono disponibili 6.600 biglietti giornalieri, ma sono quasi sempre esauriti. L’ Alhambra è divisa principalmente in tre zone, Palacios Nazaries, il Generalife e l’Alcazaba. L’accesso ai Palacios Nazaries è consentito solo nell’arco della mezz’ora riportata sul biglietto d’ingresso. L’ingresso al Generalife e al Alcazaba invece è senza orario prestabilito.

La nostra visita inizia alle 08.30 del mattino ai Palacio Nazaries con i suoi stupendi palazzi. Da non perdere il Mexuar, il Palacio de Comares, il Patio de los Arrayanes e il Patio dei Leoni. Ci siamo spostati poi al Generalife per visitare gli enormi e splendidi giardini. Abbiamo deciso di visitare il Generalife subito dopo i Palacios Nazaries per non morire di caldo sotto il sole pomeridiano. L’ultima zona dell’Alhambra che visitiamo è l’Alcazaba con la Torre de la Vela e il Palacio de Carlos V. Mi raccomando prenotate prima i biglietti, altrimenti rischiate di non entrare; noi li abbiamo prenotati da questo link

 

Il centro di Granada

 

alcaiceria

 

Una volta usciti dall’Alhambra verso le 15.00 ci dirigiamo verso il Mercado de l’Alcaiceria, nella calle omonima. La via è un susseguirsi di bazar che vendono seta, stoffe, spezie ed oggetti dell’artigianato locale. A pochi metri troviamo la Cattedrale di Granada, un vero capolavoro sia esternamente sia internamente. Lo stile esterno è barocco. L’interno è in stile rinascimentale, progettato da Diego de Siloè. Da non perdere l’adiacente Cappella Reale, dove si trovano i resti della regina Isabella di Castiglia e di re Ferdinando d’Aragona. Nella cappella non è possibile fare foto, ma vi assicuro che è davvero uno splendore. La navata è coperta da volte gotiche, la cancellata è realizzata in ferro battuto dorato al fuoco tra il 1518 e il 1520. All’interno troviamo anche un piccolo museo con tessuti appartenenti alla regina Isabella. Per saperne di più usufruite del tour guidato alla Cappella Reale e alla Cattedrale di circa due ore che potete prenotare qui. Se avete fame di fronte alla cattedrale si trova un buonissimo ristorantino Rollo - Granada dove abbiamo mangiato delle ottime crocchette di pollo e formaggio e bevuto un buon bicchiere di tinto de verano.

 

prosciuttotapas

 

A pochi passi dalla Cappella Reale troviamo la Plaza Isabela la Catolica, dove al centro si trova la statua della Regina Isabella, realizzata a Roma nel 1892. Poco più avanti troviamo Los Diamantes dove mangiamo ottime tapas di gamberi e calamari fritti. Nei bar di Granada è abitudine che per ogni birra ordinata vi verrà dato gratuitamente una tapas. Più birre ordinate più tapas gratis avrete! Altro locale di tapas che vi consigliamo è Bodegas Castaneda poco più avanti. Abbiamo mangiato gustose crocchette di prosciutto e formaggio, tagliere di formaggi e salumi e ottima Sangria. Dopo aver cenato, a Granada è d’obbligo bere un tè in una delle varie teterias. Noi ci siamo addentrati alla Teteria La Oriental per bere un gustoso tè alle erbe. Possibilità di fumare anche il narghilè.  Per oggi la giornata è finita e quindi torniamo in Calle Recogidas dove si trova il nostro hotel Hostal Verona , in pieno centro storico e con possibilità di parcheggio sotterraneo. L’hotel si trova in ztl, è possibile accedere solo dal varco in Calle Recogidas, non da altri varchi, altrimenti prenderete la multa, come è capitato a noi (purtroppo).


Alhambra di notte

GIORNO 2

Il secondo giorno lo dedichiamo alla visita dei due quartieri più famosi di Granada, l’Alabyzin e il Sacromonte. Il quartiere dell’Albayzin è il quartiere arabo di Granada per eccellenza. La nostra visita comincia dal Paseo de los Tristes. Questa via costeggia il fiume Darro ed il nome deriva dal fatto che qui passavano i cortei funebri diretti al cimitero di Granada. E’ molto suggestiva come via, piena di negozietti e di teterias. Da qui è possibile proseguire per la Cuesta del Chapiz e vi ritroverete al quartiere dell’Albayzin e successivamente al Sacromonte. Il percorso a piedi è di circa 3 km andata e ritorno tra salite e discese. Noi abbiamo scelto di utilizzare il trenino/autobus turistico con varie fermate hop on-hop off al costo di 8 euro. Ormai la vecchiaia si fa sentire!

 

casachapiz

 

La prima sosta è la Casa del Chapiz. La casa del Chapiz è la sede della scuola araba a Granada, è composta da due case moresche del XVI secolo. La casa principale è il patio sud, ed è quella di Lorenzo el Chapiz. Il patio è rettangolare ed al centro è ancora conservata la piscina originale. Stupendi gli elementi Nasridi riutilizzati, come le colonne in marmo e le balaustre. Il patio nord invece è occupato dalla casa di Hernan Lopez el Ferì, molto più piccola rispetto all’altra. Qui troviamo una cisterna che serviva per immagazzinare l’acqua, destinata al consumo umano ed al giardino. Splendidi e rigogliosi i i giardini ed i frutteti di mirto e melograni. Questa volta non aspettiamo il trenino, muoviamo le gambette, perché a circa 500 mt si trova il Mirador di San Nicolas.

 

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Il Mirador di San Nicolas è il belvedere che regala le vedute più spettacolari sull’Alhambra e sulla Sierra Nevada. Se siete a Granada non potete perdervelo. Come per tutti i luoghi più rinomati, è sempre pieno di turisti, quindi se riuscite andateci al mattino presto. Stupendo però anche godersi un tramonto da questo fantastico Mirador (nonostante la folla). A pochi passi dal Mirador si trova la casa museo di Max Moreau, che purtroppo noi non abbiamo potuto visitare per mancanza di tempo. Dicono sia una bellissima casa araba, tipica del quartiere dell’Albayzin dotata di splendidi interni moreschi. Troverete anche un’esposizione di opere del pittore Max Moreau. Riprendiamo il trenino e scendiamo alla fermata di Plaza San Miguel Bajo.

 

triunfoGranada

 

Sulla via che porta a Plaza San Miguel Bajo, si incontra il monastero di Santa Isabela la Real. Il Monastero delle Clarisse, è stato fondato su desiderio della regina Isabella di Castiglia nel 1501. Prendiamo di nuovo il treno e scendiamo ai Jardines de Triunfo. Questi giardini hanno una lunga storia alle spalle. Durante il XIII secolo divenne un cimitero musulmano. Con l'arrivo dei Re Cattolici, il cimitero fu chiuso. Durante il XVI e XVII secolo questo divenne un quartiere popolare e di notevole splendore. Torniamo verso il centro città, esattamente al Palacio de los Olvidados. Questo palazzo appartiene al XVI secolo e rappresenta il patrimonio ebraico della città di Granada. All’interno del palazzo vengono organizzate diverse mostre, noi abbiamo assistito all’esposizione dell’inquisizione – antichi strumenti di tortura, davvero interessante. Inoltre se volete potete partecipare ad un free tour guidato, sui misteri e leggende di Granada, trovate tutte le info qui.

 

SacromonteGranada

 

Dopo un breve giro di tapas e una doccia calda, ci prepariamo per la sera al quartiere di Sacromonte. Il quartiere del Sacromonte richiama moltissimi turisti soprattutto la sera, grazie alla presenza di innumerevoli locali di flamenco. Questo quartiere è in prevalenza abitato da gitani (rom). E’ molto difficile da raggiungere in macchina per via delle sue viette strette in salita. Le zone disabitate in questo quartiere di Granada non sono sicure, soprattutto la sera. Noi abbiamo assistito ad uno spettacolo di zambra (flamenco gitano) alla cueva Venta El Gallo . Abbiamo acquistato oltre al biglietto anche il passaggio che dall’ hotel ci portava alla cueva. Prima di cominciare lo spettacolo, il Sig. Ignacio ci ha portato alla scoperta del quartiere del Sacromonte, tramite un breve tour a piedi.

I nostri due giorni a Granada si concludono qui, la città è un mix tra cultura araba e occidentale. Passeggiando per le viuzze strette e costeggiando il fiume Darro si ha la sensazione di trovarsi a contatto con l’affascinante bellezza Nasride. L’ Alhambra domina la città, ne è il simbolo e vedendola con i propri occhi si capisce appieno il perché. 


El Albaicin

Video

Commenti

Commento

Io di Granada ho adorato proprio il centro. Mi sembrava proprio una Kasbah. Ho apprezzato molto la città, in generale.

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Verissimo, abbiamo bevuto il te in una teteria e sembrava di essere in Marocco per i colori e i profumi

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che bei ricordi leggendo il tuo racconto! E' stato un viaggio indimenticabile e assieme a te è come averlo ripercorso!

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È davvero un luogo meraviglioso, abbiamo amato tutta l'Andalusia ma Granada ci ha lasciato un ricordo speciale

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Ho trascorso una giornata a Granada tanto tempo fa. Mi piacerebbe tornarci con tutta la famiglia. Se accadrà, spero di ricordarmi qualcuno dei tuoi suggerimenti.

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Risposta

Sono contenta che l'articolo ti sia piaciuta ! Ti auguro di tornare presto nella magnifica Granada :)

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