
In questo articolo vi portiamo a conoscere il paese in cui abitiamo, cioè il comune di Comun Nuovo, a pochi chilometri da Bergamo.
Il nostro blog è solito portarvi alla scoperta di luoghi conosciuti o meno, per facilitarvi durante la preparazione del vostro viaggio, sempre con itinerari da noi testati. Per scrivere questo articolo non abbiamo dovuto viaggiare con aerei, auto o treni, ma abbiamo solo camminato. Abbiamo deciso di farvi conoscere il paese in cui viviamo, che la maggior parte di voi non avrà mai sentito nominare, il comune di Comun Nuovo.

Comun Nuovo è un paese in provincia di Bergamo, a circa 8 chilometri di distanza dal capoluogo. E’ composto da circa 4.400 abitanti (tra cui noi, Silvia e Williams) ed è ubicato nella pianura bergamasca. Come si evince dal nome molto probabilmente Comun Nuovo venne costruito dopo la distruzione di un borgo preesistente, ma non vi è nessuna testimonianza che ciò sia realmente accaduto. I documenti affermano che la storia del nostro comune iniziò nel 1238. Undici famiglie si spostarono da Bergamo, bonificarono nuove terre e diedero origine a Prato Novo de Vezanica. Con il passare degli anni prato Novo iniziò a crescere, diventando a tutti gli effetti territorio del comune di Bergamo. Prato Novo tentò di restare fuori dalle guerre tra guelfi e ghibellini, ma venne comunque conquistato dalla potente famiglia dei Suardi. Iniziarono così numerose guerre, che portarono alla distruzione di gran parte del paese, tra cui la torre civica, usata come difesa militare.

Il borgo passò quindi in mano alla Misericordia Maggiore di Bergamo (MIA), che distrusse tutta la parte medievale del borgo, per costruire le cascine e le case del paese. Intanto Comun Nuovo continuò a svilupparsi con l’agricoltura, tant’è che attorno al 1620, divenne il primo paese nella bergamasca a coltivare il mais. I conti Benaglio nel frattempo si installarono nel paese, costruendo palazzo Benaglio, l’attuale sede comunale. Nel 1859 Comun Nuovo, come il resto della bergamasca, entrò a far parte del Regno d’Italia. L’economia rimase comunque basata sul settore primario, fino al secondo dopoguerra, quando iniziò a spostarsi prevalentemente sull’industria.

Attualmente del periodo medievale è rimasto poco. Nel centro storico, è ancora possibile ammirare la torre ghibellina, utilizzata ora come torre campanaria. Di fianco si trova la Chiesa parrocchiale di San Salvatore, già consacrata nel 1513. La facciata è in stile corinzio e ionico. All’interno sono conservati diversi dipinti, tra cui la Trasfigurazione di Gian Battista Moroni. Da visitare anche gli affreschi che si trovano all’interno di Palazzo Benaglio, residenza del XV secolo, ed ora attuale sede degli uffici comunali. Nei sotterranei del Palazzo viene allestito ogni anno il presepe, con oltre ottanta statuine in movimento. Di fronte alla sede del Comune si trova la cassetta adibita a BookCrossing, cioè lo scambio gratuito di libri, su base volontaria. Un’altra opera caratteristica è la meridiana, che si trova nella piazza principale del paese. L’orologio solare è grande 45x25 metri e lo gnomone, altro 3 metri, è posto all’interno di una fontana.
