Antiche tradizioni giapponesi a Tokyo : la cerimonia del tè

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Durante il nostro viaggio a Tokyo abbiamo partecipato alla cerimonia del tè, rispettando la tradizione giapponese.

La cerimonia del tè in Giappone è un vero e proprio rito zen. E’ una sorta di pratica spirituale basata su quattro principi fondamentali: armonia, rispetto, purezza e tranquillità. L’armonia deve riguardare l’ospite e l’invitato e gli oggetti che lo circondano e il cibo che mangeranno. In pratica l’equilibrio tra la vita e le cose. Importante anche il rispetto in ogni persona ma anche in ogni cosa. La purezza significa la pulizia, il bello delle cose e anche in se stessi. Pulire la stanza della cerimonia del tè e renderla bella, significa anche purificare la persona stessa. La tranquillità esprime il principio di stare bene con se stessi e con gli altri. Durante il nostro viaggio a Tokyo abbiamo deciso di partecipare alla cerimonia del tè “Toko-an” che si tiene all’ Imperial Hotel nel quartiere di Chiyoda.


antiche tradizioni giapponesi

La cerimonia del tè  “Toko-an”

La stanza da tè

Una ragazza in kimono ci accoglie nella sala da tè. Attraversiamo un sentiero con camminamenti in pietra e un lieve scorrere d’acqua, con vista su uno splendido giardino esterno. Ci togliamo le scarpe ed entriamo nella stanza tramite una porticina molto piccola chiamata nijiri-guchi. Attraverso una porta così piccola il samurai non sarebbe riuscito ad entrare con la spada, obbligandolo così a riporre le armi all’esterno della sala da tè. Una volta entrati ci sediamo sul tatami e attendiamo. La sala è abbastanza spoglia, con qualche pergamena e qualche fiorellino qua e là. Le finestre sono piccole e filtra poca luce. Pensate che l’arredamento della stanza cambia in base alla stagione in cui si celebra la cerimonia.


stanza da te tokyo

La cerimonia

Dopo qualche minuto si apre la porta scorrevole di legno e compare il “teishu” colei che preparerà il tè. Il “teishu” posiziona i vari utensili ed inizia a preparare il tè. La ragazza ci offre un ottimo mochi e poco dopo “teishu” ripone la tazza di tè davanti a noi. Dopo aver chiesto, come da trazione giapponese, il permesso al mio vicino di poter bere per prima, prendo la tazza, la faccio ruotare in direzione del “teishu” e sorseggio il tè. Pulisco il bordo della tazza e la ripongo davanti a me, in modo tale che il “teishu” possa prenderla e lavarla. Bevo anche una seconda tazza di tè, davvero ottimo. Purtroppo il tempo vola e la cerimonia volge al termine, “Teishu” sistema gli attrezzi, pulisce le tazze, fa un inchino e richiude la porta scorrevole. Lasciamo il tatami uscendo dalla nijiri-guchi, rimettiamo le scarpe, ringraziamo e a malincuore ce ne andiamo.


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