
Una giornata in visita al Castello Bonoris di Montichiari, uno degli esempi di stile neogotico più importanti di Brescia e della Lombardia.
Il Conte Bonoris
Nel 1890 il Conte Gaetano Bonoris acquistò la rocca, ormai ridotta in ruderi. Ma chi erano i Bonoris ? I Bonoris erano una famiglia proveniente da Valencia, in Spagna, che nel 1700 si trasferirono a Mantova. Fecero fortuna grazie ad azzeccate attività commerciali. Quando il Conte decise di diventare proprietario della rocca, affidò la ricostruzione all’ architetto Antonio Tagliaferri. Qualche anno dopo a causa di screzi con il Conte Bonoris, Tagliaferri si dimise. Il Bonoris decise allora di fare da se, ispirandosi al Castello del Valentino di Torino. Si affidò a Rollini per i dipinti e nel 1900 il Castello venne definitivamente ricostruito, seguendo i gusti del Conte Bonoris.

La visita al castello Bonoris
Passiamo sotto l’arco principale ed entriamo all’interno del castello. Stupendo l’affresco che si trova vicino la scala di San Giorgio e il Drago affrescato da Rollini. Salendo si può visitare la sala dei pavoni, completamente affrescata, e la camera da letto. Si passa poi al cammino di ronda, e alla sala delle armi. Si giunge poi alla cappella, dove si cela un segreto. In questa piccola cappella, venne trovato il tesoro nascosto del Conte Bonoris , alla sua morte. Una cosa molto strana nascondere i tesori in una cappella e soprattutto al piano terra.

Prima di lasciare il Castello, godetevi i meravigliosi giardini che lo circondano. Fermatevi a guardare il panorama, che Montichiari vi offre da questo colle. Nelle giornate limpide, la vista spazia sino al lago di Garda. Nel 1996 il Castello venne acquistato dal Comune di Montichiari. Oggi il Castello è utilizzato anche per la Fiera di San Pancrazio.
