
Scoprite con noi come visitare il museo d’arte e storia ebraica e la Sinagoga di Casale Monferrato, una delle più belle d’Europa
Nella cittadina piemontese di Casale Monferrato si trova una magnifica Sinagoga, risalente al 1595 e considerata attualmente una delle più belle d’Europa. La Sinagoga così come la vediamo oggi è frutto del restauro avvenuto tra il 1700 ed il 1800. Una volta raggiunta la Sinagoga noterete anche il vicino museo ebraico, di cui vi consigliamo una visita per meglio poter comprendere questa religione. Per la visita alla Sinagoga è obbligatoria la prenotazione. La visita guidata e l’ingresso al museo ebraico sono gratuiti per i possessori di tessera MOMU Monferrato musei. Questa tessera dal costo di 10 euro per gli adulti o 8 euro per i minori di 18 anni si può acquistare in uno dei dieci musei aderenti, Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi, Centro di Interpretazione del Paesaggio del Po di Frassineto Po, Ecomuseo della Pietra da Cantoni di Cella Monte, Museo del Tesoro del Duomo, Sacro Monte di Crea, Cappella detta Il Paradiso, Museo Etnografico Coniolo il paese che visse due volte ed il Museo San Giacomo di Lu.

La visita alla Sinagoga
Entriamo nella Sinagoga e la nostra guida ci fa sedere a destra o a sinistra, dividendo gli uomini dalle donne, proprio come la regola della religione ebraica. Ci fa notare subito l’assenza assoluta di immagini, in quanto questa religione monoteistica è fatto divieto di rappresentare la divinità. Sui muri si trovano diverse iscrizioni in ebraico presenti nei salmi, e sono inoltre presenti dei bassorilievi seicenteschi molto importanti rappresentanti Gerusalemme. La parte più importante della Sinagoga è la zona dove si trova l’armadio con all’interno il Sepher Torah, che contiene tutto il pentateuco interamente scritto a mano, a forma di rotolo. Davanti all’armadio si trova una luce accesa, che sta a significare che proprio all’interno di quell’armadio sono conservati dei testi sacri. La Sinagoga è composta anche da un piano superiore, dove vi è un balcone adibito a cantoria.

La Sinagoga al giorno d’oggi
La Sinagoga attualmente è un luogo di preghiera, ma non è possibile ufficiare, poiché manca il quorum di 10 uomini al di sopra dei 13 anni; questo quorum fa si che la preghiera sia comunitaria e non individuale. Attualmente a Casale sono rimasti pochissimi ebrei, anche perché questa religione segue il percorso della matrilinearità e non possibile convertirsi all’ebraismo se non si è nati da mamma ebrea. La preghiera si svolge il giorno di sabato, il giorno di riposo per gli ebrei. Durante la preghiera gli uomini leggono la Torah, srotolando il rotolo del Sefer Torah, che contiene tutte le scritture per tutte l’anno. Durante la preghiera gli uomini sono vestiti con un mantello, il Taled, uguale per tutti i presenti. Dal Taled escono delle frange per un totale di 613, che sono le regole di vita, i precetti, che ogni uomo ebreo è tenuto a rispettare. Le donne invece sono tenute a rispettare circa metà di questi precetti.

Il giardino della Sinagoga
Nel giardino della Sinagoga sono esposte con pannelli a muro le lettere dell’alfabeto ebraico. Pensate che nell’alfabeto ebraico non esistono le vocali. Le lettere cambiano in base a dove sono posizioni i puntini vicino alle lettere, possono essere sopra, sotto, in parte o possono essercene due di puntini. Le lettere sono anche interpretate come numero, in quanto non esistono neanche i numeri nell’alfabeto ebraico. Queste per farvi capire che leggere l’ebraico è davvero difficile, ma nonostante questo quasi tutta la popolazione ebrea sa leggere e scrivere bene l’ebraico.

Il museo dei lumi
Entriamo nella vecchia cantina della Sinagoga, dove si trova il museo dei lumi con esposti solo ed esclusivamente i Chanukkah. I Chanukkah sono delle lampade a 8 fuochi più una in posizione differente alle altre otto, la quale rimane sempre accesa. Queste lampade vengono utilizzate soprattutto per le feste di Dicembre del Channukah, dove si ricorda un fatto avvenuto dopo una battaglia dei fratelli Maccabei. I Maccabei riuscirono a liberare Gerusalemme sconfiggendo i Siriani, murante la battaglia si ruppe la lampada ad olio che era da portare nel tempio. Per rinaugurare il tempio bisognava accendere la Menorà, ma non vi era più olio a disposizione. Riuscirono a recuperarne solo poche gocce, che bastavano giusto per una giornata. Grazie alla preghiera però, l’olio in questa lampada durò fino a otto giorni. Attualmente questo fatto viene ricordato a Dicembre, celebrando appunto la festa del Channukkah, dove al momento del tramonto si accende un lume, per otto giorni consecutivi.

Il Museo d’arte e storia ebraica
Entriamo poi nel museo d’arte e storia ebraica, chiamato anche il Museo degli Argenti. Iniziamo vedendo esposte diverse corone, cheter, che vengono messe a coperchio della torah, quando viene trasportata e riposta. Possiamo poi ammirare i Sefer Torah, cioè il rotolo su cui viene scritta la Torah. Questi devono essere di pergamena, pelle animale o cuoio, e scritti rigorosamente a mano. Per la lettura vengono utilizzate le yad, dei puntatori con una manina per tenere il segno, poichè il rotolo sacro non deve mai essere toccato direttamente, ma solo tramite il tessuto. Vediamo poi gli shofar, che sono delle corna di animale utilizzati per segnalare i giorni di festa. Possiamo anche ammirare una splendida parochet saccentemente ricamata (tenda che copre l’armadio sacro della Sinagoga).

La Pasqua ebraica
Passiamo poi alla visita della tavola imbandita per la festa della Pesah, la Pasqua ebraica. Su un vassoio viene esposto l’osso spolpato dell’agnello, come scritto nelle scritture dove viene narrato il sacrificio dell’agnello. La cena tradizionale consiste nel mangiare tutti gli anni le stesse pietanze in modo rituale. Vengono mangiate delle erbe amare intinte in un aceto molto forte, a ricordare l’amarezza della schiavitù. Si passa poi a marmellate con frutta pestata, per ricordare la dolcezza della libertà. Nella tavola non può mancare il pane azzimo e le uova. Inoltre in tavola c’è sempre un bicchiere in più, per il profeta Elia. Sul tavolo si trovano inoltre un libro per ogni commensale che racconta la tradizione pasquale ebraica.

La festa del Purim
Visitiamo anche una stanza dove sono raccolti alcuni oggetti ed abiti usati per la tradizionale festa del Purim. La festa del Purim (festa delle sorti) si svolge in primavera e ricorda la storia di Ester. Ester era una ragazza ebrea, che venne chiamata a diventare la regina di Persia. Una volta spostata con il re, il ministro persiano, da sempre spalla destra del re si ingelosì ed iniziò a pensare ad un modo per liberarsi della giovane. Quando il ministro scoprì che Ester era ebrea (la ragazza non aveva mai rivelato la sua religione) convinse il re ad emanare un ordine di uccisione contro tutti gli ebrei.

Ester fu costretta ad uscire allo scoperto ed il re capendo l’intenzione del primo ministro lo allontanò da lui e dalla sua famiglia. Ester e tutti gli altri ebrei furono così salvi dall’ordine di uccisione. La storia di Ester viene letta sempre in primavera, durante la festa delle sorti. Durante questa festa, tutti gli ebrei indossano mascherine ed abiti colorati ed inoltre ogni qual volta viene nominato il nome del cattivo, durante la lettura, i bambini possono far rumore con delle raganelle. La festa del Purim ebraico è quindi l’antenato del nostro carnevale, una festa colorata, mascherata e rumorosa.

Il matrimonio ebraico
Visitiamo poi l’ultima sala, dove viene rappresentata la vita di un ebreo, dalla nascita al matrimonio. Pensate che i bambini ebrei, l’ottavo giorno dopo la nascita vengono sempre circoncisi. Nel proseguio della loro vita devono effettuare un passaggio importante per diventare adulti. I giovani ragazzi diventano adulti solo dopo il Bar mitzvah. Il Bar mitzvah è un momento nel quale il ragazzo, davanti a tutti i suoi familiari ed amici, deve spiegare pubblicamente il significato che ha per lui tutto cioè che è scritto nella Torah, la sacra scrittura. Una volta adulti gli ebrei possono unirsi in matrimonio solo dopo aver firmato un contratto prematrimoniale.

In questo contratto vengono elencati tutti i beni portati dal futuro marito e dalla futura moglie nella nuova casa e nella loro futura vita assieme. Questo contratto viene letto davanti a tutti i presenti durante la cerimonia matrimoniale e poi viene riposti nelle mani della mamma della sposa, che lo dovrà conservare. Lo sposo dovrà vestire con il talleh, sopra il classico vestito da matrimonio. La sposa dovrà effettuare un piccolo rituale, facendo sette giri intorno al baldacchino (il sette è un numero rituale). Gli sposi dovranno poi bere un bicchiere di vino, avvolgere il bicchiere stesso in un panno e schiacciarlo a terra, fino a romperlo, in ricordo della distruzione del tempio di Gerusalemme.

Come e quando visitare la Sinagoga ed il museo
La Sinagoga di Casale Monferrato si trova in Vicolo Salomone Olper, 44 . La visita guidata è disponibile solo su prenotazione, telefonando al n. 014271807 oppure al n. +393407697199 al mattino. Altrimenti è possibile inviare e-mail a segreteria@casalebraica.org. L’adiacente museo d’arte e storia ebraica è aperto tutte le mattine dalle 08.30 alle 12.30 e la domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Se siete possessori della Momu Card sia l’ingresso al museo, sia la visita guidata alla Sinagoga sono gratuiti.
Cosa vedere e cosa fare nei dintorni
Se avete altro tempo a disposizione vi consigliamo alcune cose da fare e da vedere nei dintorni:
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Visitare Casale Monferrato ed il suo castello
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Scoprire l’elegante Castello di Morsasco, a soli 12 km da Acqui Terme
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Visitare la Distilleria Magnoberta, presente da oltre cent’anni in città
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Ammirare il tempio di Villa Ottolenghi
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Visitare l’affascinante dimora/castello dei Conti di Sannazzaro
