L’antico Giappone : un giorno tra Kamakura ed Enoshima

Itinerario di Kamakura

L’antico Giappone : un giorno tra Kamakura ed Enoshima

L’ultimo giorno ci siamo spostati da Tokyo ed abbiamo visitato le città di Kamakura ed Enoshima

L’ultimo giorno di viaggio, abbiamo deciso di visitare una città a circa 50 km di distanza dalla capitale giapponese, la città di Kamakura. Kamakura non è una città caotica come Tokyo, è una cittadina tranquilla con molti templi e santuari importanti.

Come arrivare a Kamakura?

Se avete il JR pass, potete prendere uno dei treni JR che partono da Shinjuku e che vi portano direttamente a Kamakura in circa un’oretta. Noi che non avevamo il JR Pass, abbiamo optato per il Kamakura-Enoshima Pass di Odakyu lines. Il pass si acquista dalle macchinette automatiche delle stazioni ferroviarie di Tokyo e consente di effettuare una tratta a/r tra Tokyo e Fujisawa con Odakyu lines. Una volta arrivati a Fujisawa potete effettuare corse illimitate per l’intera giornata sulla tratta della Enoden Line (treno elettrico). L’ Enoden Line parte da Fujisawa e termina a Kamakura, passando per Enoshima e Hase. Il tragitto Tokyo – Fujisawa – Kamakura ha durata di circa un’ora e trenta minuti.


Stazione di Kamakura

Cosa vedere a Kamakura?

I templi da vedere a Kamakura sono davvero tanti, noi avendo a disposizione mezza giornata ne abbiamo scelti due: Santuario Tsurugaoka Hachimangu e Tempio Kencho-ji. Il primo che visitiamo è il Santuario Tsurugaoka Hachimangu, uno dei templi più antichi della città che conserva tutt’ora il suo fascino antico ancora intatto. Dopo circa due km camminando per la via principale del paese, vediamo a tre ponticelli rossi in legno e una volta superati ecco davanti a noi il Santuario Senior, cioè il più grande. Accanto al Santuario Senior troviamo il tronco dell’albero di ginko, una pianta risalente a circa 1000 anni fa. Nell’area circostante si trova anche il Santuario Junior ed il Santuario Maruyama Inari, preceduto da una serie di Tori. Sempre in questo luogo si sono anche altri angolini tranquilli riservati alla preghiera, veri e propri luoghi di pace.


Tempio di Kamakura

Lasciamo il Santuario e raggiungiamo il Tempio Kencho-ji, il monastero zen più antico del Giappone. Anche qui l’area dedicata al Tempio è molto grande. La zona preferita dai fedeli è il Butsuden, la sala del Buddha. Stranamente non troviamo nessun altro al Butsuden e quindi riusciamo a godercelo in silenzio e in pace, senza nessun altro. Stupendo il dipinto di un dragone che si trova sul soffitto. Proseguiamo e raggiungiamo l’Hojo, la zona dove vivono i monaci. Si può entrare e visitare la sala di meditazione esterna, su cui si affaccia uno splendido giardino, il Zen Shin-ji Ike. Siamo stati catturati dalla magia di questo luogo, e ci abbiamo passato un bel po’ di tempo in tranquillità e silenzio. Purtroppo il tempo è tiranno e dobbiamo proseguire il nostro viaggio, piccola tappa per pranzo in Komachi Dori, la via principale, e torniamo nuovamente in stazione.


Statua del Buddha di legno

Il Buddha gigante

Dalla stazione di Kamakura prendiamo l’Enoden Line e scendiamo ad Hase, in circa 10 minuti di tragitto. Ad Hase si trova il Buddha gigante, alto 13,35 metri. E’ possibile anche entrare all’interno di questa grande statua. Sempre nel paesino di Hase si trovano altri templi da visitare, come ad esempio il templio Hasedera, dove si trova una statua in legno della dea Kannon di ottima fattura. Lasciamo Hase perché abbiamo ancora una tappa prima di fare ritorno a Tokyo, l’isola di Enoshima. Sempre con l’Enoden Line raggiungiamo Enoshima in circa 45 minuti.


Statua del Buddha gigante

Enoshima

Raggiungiamo Enoshima e vediamo sullo sfondo il grande faro alto 60 metri ed il santuario. Ci incamminiamo sulla via principale per raggiungere il santuario, tra bancarelle di souvenir, di cibo e di artigianato locale.  Il santuario comprende in realtà tre piccoli santuari, dedicati alla dea Benten, la dea della fortuna. Saliamo le scale e ci troviamo di fronte un grande cerchio di paglia ed erba. Questo cerchio è simbolo di purezza e di eternità. Alla sinistra troviamo il tempio principale, l’Hoanden, di forma ottogonale. Qui si trova una delle poche statue che ritraggono la dea Benten semi-nuda. Di fronte al tempio si trova un piccolo stagno, dove i turisti eseguono il rito di lavare una monetina e poi gettarla, come rito portafortuna. A pochi minuti si trova il secondo tempio dedicato a Ichikishimahime-no-Mikoto, divinità femminile legata al mare. Ultimo tempio è il Santuario Okutsumiya, dedicato a Tagirihime-no-Mikoto, sorella più anziana di Ichikishimahime-no-Mikoto, a cui è dedicato il tempio visto in precedenza.


Tempio di Enoshima

La vista che si gode dai templi è stupenda, un panorama mozzafiato sulla baia, e in alcune giornate si può scorgere anche il monte Fuji. Dal Santuario si possono raggiungere a piedi le grotte Iwaya, con alcune statue buddiste. Purtroppo noi dobbiamo fare ritorno, ma se avete tempo raggiungete il faro e la torre di osservazione e godetevi il panorama. Potete anche visitare l’acquario cittadino, dove si trovano anche delfini e foche. Se volete rilassarvi andate all’Enoshima Island Spa, un centro benessere con diverse piscine, perfette per i bagni termali. In circa un’oretta e 15 minuti torniamo a Tokyo, dove trascorriamo l’ultima sera prima del ritorno in Italia.

 


Isola di Enoshima

Commenti

Commento

Bellissima descrizione di viaggio! Un altro piccolo santuario che ho amato a Kamakura è quello chiamato Zeniarai Benten, dove i giapponesi vanno a lavare i soldi. E' molto particolare e secondo me merita una visita. Purtroppo ci sono troppe cose da vedere e molto poco tempo!

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Sogo da anni di andare in gaippone, non tanto attirata dalla citta ipertecnologica ma soprattutto dal fascino antico e senza tempo dei templi. Poi non so perche mi ha fatto pensare ai personaggi di Murakami che spesso si spostano in treno fuori dal caos di Tokyo ...

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La parte più antica è decisamente quella più affascinante ma il Giappone è un misto di antico e moderno difficile da dividere

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