
Antequera, piccola e poco conosciuta cittadina andalusa in provincia di Malaga. Scoprite con noi il meraviglioso centro storico ed il complesso dei Dolmen.
Oggi vi portiamo alla scoperta dell’entroterra della provincia di Malaga. In particolar modo vi portiamo ad Antequera, poco conosciuta ma molto affascinante. Lasciamo Granada e in circa un’oretta raggiungiamo Antequera. Antequera è una cittadina di origine romana, famosa per la ricchezza di edifici barocchi presenti. Essendo abbastanza estranea ai percorsi turistici, Antequera ha mantenuto il fascino dato dalle tre influenze che l’hanno occupata, romana, islamica e spagnola. Parcheggiamo l’auto al complesso dei Dolmen, a circa un km dal centro citta. Il complesso dei Dolmen è dichiarato patrimonio UNESCO dal 1996. La nostra visita ad Antequera comincia proprio da qui, dal complesso archeologico dei Dolmen.

Noi visiteremo il Dolmen de Menga e il Dolmen de Viera. Dai dati che abbiamo i Dolmen risalgono al periodo neolitico. Il Dolmen de Menga ha la classica forma con due lastre verticali e una orizzontale a creare un ponte. Entrando nel Dolmen de Menga troviamo tre zone, l’atrio, il corridoio e la camera funeraria, per una lunghezza totale di 27,5 metri. Proseguiamo e raggiungiamo il Dolmen de Viera, un lunghissimo corridoio di 22 metri. All’interno di questo Dolmen furono ritrovati una ciotola di ceramica, un vaso di pietra, punte e raschietti e diversi assi in pietra levigata. Lasciamo i Dolmen e decidiamo di salire sul trenino turistico hop on / op off, che ci porterà fino alla parte alta della città, dove si trova l’Alcazaba.

La prima fermata è Plaza Santiago, e noi scendiamo per ammirarla da vicino. Questa piazza è un tipico esempio dell’arte barocca che si trova ad Antequera. Troviamo la chiesa di Santa Eufemia, la più piccola chiesa di Santiago. Più avanti troviamo Plaza de las Descalzas. In questa piazza troviamo il Convento de San José dei Carmelitani Scalzi, con una bellissima facciata in stile antequerano barocco. Dopo aver sorseggiato un caffè nei tavolini esterni del Bar Marengo, circondati da rigogliose magnolie, riprendiamo il trenino turistico. La prossima fermata è Plaza de Toros, inaugurata nel lontano 1848. E’ stata interamente restaurata, sia internamente sia esternamente. Noi purtroppo non abbiamo avuto tempo per effettuare la visita guidata all’interno dell’arena.

Scendiamo alla fermata dell’Alcazaba. L’Alcazaba è una fortezza araba di ben 62.000 mq sulla collina che domina Antequera. La visita guidata è con audioguida e vi porterà a scoprire la fortezza sia all’interno sia all’esterno. Stupenda la torre del Homenaje con un tempio campanario costruito nel 1582. La vista che si ha dalla torre è stupenda, la bellezza di Antequera dall’alto è magnifica e senza paragoni. Proprio sotto l’Alcazaba si trova la Colegiata de Santa Maria Mayor. Questa chiesa costruita nel XVI secolo, ha una bellissima facciata rinascimentale ed un particolare soffitto in legno intarsiato.
Purtroppo è giunta l’ora di lasciare questa meravigliosa cittadina di Antequera e dopo aver salutato l’autista del trenino (che è stato gentilissimo con noi) ci mettiamo in macchina verso Ronda.

Commenti
sandra
Questo è il tipo di cittadina che amiamo visitare. Ottima scelta come sempre! I vostri articoli sono sempre un piacere
A volte i posti meno conosciuti sono quelli che ti restano più a cuore!
Clara
Noi siamo stati anche al torcal che è un parco nazionale a mille metri di quota alle spalle di antequera. Un posto magico con tantissimi sentieri la cui particolarità sono le rocce levigate in modi strani a volte sembrano delle torrette a volte dei pancakes a volte dei pneumatici. Molto curioso davvero! Ciao!!!
Sapevamo del parco, purtroppo dovevamo raggiungere Ronda entro sera e non siamo riusciti a visitarlo ma torneremo sicuramente, il posto va approfondito 😉
Rosalia
Non vi hanno raccontato la leggenda della Pena de los Enamorados?
Certo che sì, abbiamo sentito la storia durante la visita dell'Alcazaba dalla quale si riesce a vedere El Indio de Antequera, la collina che sembra la testa di un indiano